Ebbene sì, Boris, il noto personaggio della serie omonima interpretata da Francesco Pannofino, docet: questi sono proprio numeri “a c***o di cane”. Una risata, una citazione ormai famosa, quella del Renè Ferretti televisivo, e poi tanta indignazione e interdizione.


In poche parole ecco cosa mi è successo quando il caro amico e collaboratore Peppe, dopo che da giorni scherzavamo sui dati completamente errati, apparentemente inventati e sicuramente fantasiosi riportati nella tabella prodotta dal Ministero della Salute, mi ha fatto notare che il numero dei tamponi delle ultime 24 ore riportati dal Ministero, 19.689, non era altro che la somma dei 18.035 più i positivi riscontrati, il tutto riportato dal bollettino regionale.

“First Reaction SHOCK!”, stasera sono in vena di citazioni.

Assurdo! Sommando i 18.035 tamponi processati ai 1.654 positivi riscontrati, guarda caso si ottiene esattamente quel 19.689 che diventa il “numero primo” della “fantasia al potere” del Ministero della “Speranza”. Ebbravo Peppe!


Ma la storia non finisce qui. Perché a questo punto mi sono messo alla ricerca dei dati dei giorni precedenti, che quotidianamente pubblichiamo, e a quel punto il quadro si è fatto più chiaro: la scheda di riepilogo per regioni, realizzata dal Ministero della Salute e in assoluto la più riprodotta, pubblicata e postata in Italia è assolutamente sbagliata, con numeri inventati o sommati con una buona dose di fantasia senza seguire alcuna regola logica, matematica o di buon senso.

Ubriachi, incompetenti o pazzi? Chi è che compila le caselle della megagriglia che dovrebbe rappresentare la comunicazione ufficiale e definitiva sull’andamento della crisi epidemica?


Il 13 aprile pubblicammo un articolo sulla discordanza tra i dati regionali e quelli ministeriali e rilevammo che la tabella del Ministero della Salute, già in quella occasione, e da diversi giorni, riportava dati errati. In effetti venivano sommati i tamponi molecolari a quelli antigenici facendo sì che il totale, rapportato ai positivi riscontrati, che erano solo quelli rilevati dai tamponi molecolari, desse una percentuale notevolmente inferiore. E proprio il 13 aprile ottenendo la percentuale dai dati ministeriali, la Campania era al 7,58%, mentre in realtà rimanendo nell’ambito della matematica che come sempre non è un’opinione, la percentuale reale, ottenuta dai dati dell’Unità di Crisi campana, era a 11,16%.

Allo stesso tempo, a rafforzare l’ipotesi di un madornale errore, c’era la casella dei “Casi identificati da test antigenico rapido” che restava, ed è rimasta così fino ad oggi, sempre ferma a 11.588 casi riscontrati dal 16 marzo 2021. In pratica in oltre quaranta giorni, pur sommando i numeri dei test antigenici rapidi, da questi non è stato riscontrato alcun positivo. Quanto meno strano.

Poi lo spartiacque del 22 aprile quando per un giorno il mistero si infittisce. Nella tabella incriminata, proprio quel giorno, venivano riportati in Campania ben 61.831 tamponi processati. Dato assolutamente assurdo e tuttora incomprensibile.

Quel giorno la Regione comunicava 20.078 tamponi che davano un tasso di positività intorno al nove e mezzo per cento. Con i dati romani invece la Campania, in procinto di passare in zona gialla, sarebbe stata intorno al 3% e quasi avrebbe potuto aspirare alla “zona bianca”.


Poi la svolta dal 23 aprile. Da quel momento l’arcano rimaneva oscuro, fino ad oggi. Numeri incomprensibili che non erano più la somma, errata, tra i due tipi di tamponi, antigenici e molecolari, ma se possibile realizzando un errore ancora più grossolano e inaccettabile non erano altro che la somma tra due dati assolutamente incompatibili da essere addizionati. Il totale dei tamponi lavorati, sommati ad una parte degli stessi tamponi lavorati, quelli risultati positivi al Covid. E’ mai possibile fare uno sbaglio così marchiano e ridicolo? Purtroppo è stato fatto. E’ nelle tabelle prodotte proprio dal Ministero negli ultimi cinque giorni.

E ora sorge un dubbio: sto popò di bailamme va avanti anche per altre Regioni? E, peggio ancora, non è che riguarda solo con la Campania? Chi sbaglierà in maniera così assurda, la Regione o il Ministero?

Che dire? Vergognoso, assurdo, degno di una barzelletta, eppure è realtà. Calcoli elementari falliti in maniera inaccettabile.

E allora prendendo in prestito una delle ultime esternazioni dello “sceriffo salernitano” non ci resta che sentenziare: qui c’è qualcuno che dorme in piedi!

Gennaro Cirillo




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