Il Gazzettino vesuviano | IGV

Pompei, il dramma di Grazia, suicida a 24 anni

Si va concretizzando sempre di più l’ipotesi del suicidio. Accantonata quella di una aggressione a sfondo sessuale per la morte della ventiquattrenne di Pompei.

Nel cortile interno di un condominio di via Carlo Alberto I Traversa, ieri pomeriggio un condomino ha trovato Grazia esanime sul selciato nei pressi dei garage e ha chiamato il 118. I soccorritori l’hanno portata al San Leonardo di Castellammare di Stabia dove purtroppo la giovane è spirata pochi minuti dopo.

Inizialmente, le ferite, quelle riferibili ad un’arma da taglio rinvenute sul corpo esile della ragazza e le fratture, sarebbero potute essere compatibili con una violenza, mentre questa mattina dopo le prime osservazioni e l’ispezione del medico legale sulla salma hanno escluso che ci possa essere stata una violenza.


I carabinieri hanno trovato sul davanzale del finestrone all’interno del palazzo la borsa di Grazia e un paio di forbici, probabilmente quelle che, con un gesto di autolesionismo, ha usato per infliggersi i tre fondenti, prima di lanciarsi nel vuoto.

Grazia Severino non abitava in quel palazzo e nemmeno in quella zona. La conosceva bene però, perché utilizzava quella stessa traversa per raggiungere il liceo Ernesto Pascal che aveva frequentato fino a pochi anni fa. I suoi amici, appunto, erano ancora quelli del liceo.

Studentessa di matematica all’Università di Fisciano, era in cura da una psichiatra, come confermato dai genitori, per disturbi anche gravi, si parla di anoressia. Il medico le aveva anche prescritto una cura farmacologica che avrebbe dovuto seguire e che invece aveva interrotto. Una ragazza timida riservata che negli ultimi tempi, forse complice anche questo periodo di Covid, si era completamente isolata dal suo gruppo di amici.




Ieri pomeriggio sarebbe stata vista da una conoscente entrare prima nel palazzo sulla sinistra per poi uscirne per entrare nel palazzo difronte. Forse cercava il luogo dove porre in essere il tragico atto suicida.

Le incertezze sulle comunicazioni giunte ai media e forse anche la malsana ricerca della notizia, la caccia al mostro che fa aprire le prime pagine dei giornali, avevano fatto sì che nel pomeriggio e nella serata di ieri si diffondesse velocemente la notizia della violenza e dell’omicidio nella città del Santuario della Vergine del Rosario. Purtroppo oggi siamo di fronte ad una realtà che per certi versi si è rivelata anche più tragica con la morte di una giovane per motivi che troppo spesso si tende a non voler vedere. La tragica fine di Grazia, a questo punto, è forse anche colpa dell’intera comunità. Alla famiglia di Grazia vanno le più sentite condoglianze di tutta la redazione del nostro giornale.



Exit mobile version