“Chiudiamo due hub, il Centro della Mostra d’Oltremare e di Capodichino, per mancanza di vaccini” – ha dichiarato Vincenzo De Luca intervenendo al programma Mezz’ora in più, su Rai3.

“Non credo che ci sia una grade sensibilità per il Sud nel Governo, al di là delle parole – ha aggiunto il presidente della Giunta regionale campana – e devo ricordare ha aggiunto De Luca che ogni cittadini della Campania riceve per la Sanità 30 euro in meno di uno della Lombardi e 40 in meno di uno del Lazio”.



“La carenza è di carattere generale, perché ci sono pochi vaccini, ma per la Campania il danno è doppio perché siamo la regione più giovane d’Italia. Bisogna riequilibrare la situazione”. Diretto e senza mezzi termini come sempre il governatore campano che ha ricordato come all’indomani del suo insediamento il commissario straordinario per l’emergenza, il generale Figliulo promise che la consegna delle dosi alle singole regioni avrebbe rispettato, da quel momento in poi, il principio di un vaccino per ogni cittadino.

“Questo criterio – ha spiegato De Luca – non è stato seguito. Ad aprile non abbiamo recuperato le 200mila dosi in meno che abbiamo ricevuto. E questa è una cosa gravissima perché lede un diritto dei cittadini e pesa sulla regione con la più alta densità abitativa d’Italia e quindi più a rischio. Abbiamo massimo rispetto per il Commissario, ma dobbiamo rispettare le regole e i diritti di tutti. Ad oggi siamo ancora a meno 194mila dosi per la Campania in base alla popolazione”.


Il governatore della Campania ha poi sottolineato come la Regione si fosse mossa preventivamente contattando e contrattando con i produttori del vaccino Sputnik, subordinandone però l’acquisto all’approvazione dell’Aifa e dell’Ema. Una scelta che aveva suscitato una valanga di polemiche, sia da parte degli altri governatori che dello stesso governo centrale. Tuttavia, ha aggiunto De Luca, “in questi mesi nessuno ha fatto nulla per approvvigionarsi di vaccini al di là dei 4 già stabiliti dall’UE. Secondo me il governo non sta portando avanti la campagna vaccinale con il successo che narra, diciamola così”.


Poi De Luca ha chiarito ulteriormente il suo modo di vedere la questione dell’approvazione dei vaccini: “Quello che dico io è questo: se per validare Pfizer le agenzie ci hanno messo una settimana, possono fare la stessa cosa con Sputnik, una o tre, dopo di che dite sì o no, ma fate qualcosa. La casa di produzione di Sputnik ha chiesto la validazione a gennaio, non è vero che non l’ha mai chiesta”.

Secondo De Luca, continuando di questo passo non si potrà raggiungere l’immunizzazione necessaria e auspicata, non prima di 8-10 mesi “…e non va bene. Dovremo arrivare a immunizzare massimo per settembre tutta la popolazione, è evidente che mancano i vaccini, ed è uno dei punti critici della campagna”.


“Non sono all’opposizione del Governo Draghi, ma cerco di difendere gli interessi della mia comunità”. Così De Luca, infine, sulle polemiche con il Governo in materia di attribuzione di fondi del PNRR al Sud.

Il presidente della Giunta campana ha ribadito che “il Sud riceverà ancora meno del 40% previsto nel Recovery plan, perchè per arrivare al 40% hanno inserito risorse da fondi già destinati al Sud. La mia preoccupazione – ha concluso il presidente campano – è che non si riuscirà a spendere i 200 milioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza se non si realizzerà la sburocratizzazione radicale, da operare con la spada, come occorre”.

Pasquale Cirillo



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