Cinque reti per avvicinarsi ancora di più alla qualificazione in Champions League. Il Napoli allo stadio Maradona ha battuto per 5-1 l’Udinese in una gara completamente senza storia e si issa momentaneamente al secondo posto in classifica, in attesa delle gare di Milan e Atalanta di domani. Gli azzurri mettono quattro punti tra loro e la Juventus: il mantenimento della quarta piazza è assicurato almeno per un altro turno.


Due gol nel primo tempo, tre nella ripresa ed è stato calato il pokerissimo. Sono ottantatre i gol in campionato (secondo miglior attacco), diciassette nelle ultime cinque giornate e ben cento reti stagionali tra tutte le competizioni. La fase offensiva partenopea sta vivendo un momento di massimo splendore: si arriva a creare azioni pericolose con una facilità disarmante. Il merito di Gattuso è innegabile. Il tecnico sta finalmente e definitivamente dando l’impronta che voleva alla sua squadra e i calciatori seguono a meraviglia i suoi dettami.


Zielinski, Fabian Ruiz, Lozano, Di Lorenzo, Insigne. Questi i cinque marcatori di stasera, però chi ha fatto la differenza è un ragazzo che non risulta nel tabellino, ma che si è preso la squadra sulla spalle: Victor Osimhen. Se la prestazione contro lo Spezia poteva essere stata drogata dalla scellerata difesa altissima (un suicidio per fronteggiare la velocità del nigeriano), stasera Osimhen ha ripetuto quella prova fantastica nonostante una retroguardia più accorta e meno spregiudicata come quella dell’Udinese. Il numero 9 ha lottato su tutti i palloni, è riuscito a liberarsi al tiro più volte e poi quello stop a seguire sul gol dell’1-0 di Zielinski è stato semplicemente da applausi.

Molto bene la coppia di centrocampo Fabian-Bakayoko. Lo spagnolo, oltre all’eurogol realizzato, è stato protagonista di un match senza sbavatura, condito da lanci perfetti per i compagni e passaggi sempre giusti e con i tempi giusti. Bakayoko ha fatto quello che ci si dovrebbe aspettare da lui e che invece spesso quest’anno è mancato, rubare palloni e mordere le caviglie degli avversari su ogni tentativo di costruzione.


L’ha cercato, a un certo punto anche ossessivamente, e alla fine è arrivato. Lorenzo Insigne ha messo la sua firma nei minuti di recupero, arrivando così a diciotto marcature in questa edizione della Serie A. Il capitano ha eguagliato il suo record in un singolo campionato: ora restano gli ultimi due turni per fare di questo il suo miglior anno in assoluto migliore in fase realizzativa.

Ora per il Napoli è tempo di pensare alla penultima di campionato. Gli uomini di Gattuso se la vedranno con la Fiorentina nel lunch match domenicale. Una vittoria vorrebbe dire che la Champions League sarebbe ancor di più a portata di mano.

Salvatore Emmanuele Palumbo



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