Confiscati tre appartamenti ad un pregiudicato ritenuto dalle forze dell’ordine vicino al clan D’Alessandro: si tratta di Massimiliano Sola, 49 anni, già noto per reati di furto, rapina, lesione personale, rissa, detenzione di armi e stupefacenti. E’ la sentenza della Corte di Cassazione, che conferma quelle precedenti, ad accelerare l’iter per la confisca di tre appartamenti, di cui due situati a via Cognulo e uno nel cuore del rione Santa Caterina. Nei prossimi giorni i dipendenti del Comune effettueranno un sopralluogo, prima dell’ufficializzazione del sequestro.
Le forze dell’ordine, valorizzando le approfondite risultanze investigative acquisite nel corso degli anni, e sviluppando le correlate indagini di natura economico – finanziaria, sono riusciti a ricostruire l’intero compendio patrimoniale, illecitamente riconducibile a Sola. Nello specifico, gli inquirenti hanno ricostruito il flusso di guadagni e di spese dell’intero nucleo familiare negli ultimi 15 anni, paragonandolo alla spesa familiare media annua di una medesima famiglia residente nel Mezzogiorno d’Italia. Vista così la sproporzione accertata tra le disponibilità economiche ufficiali e i beni nella disponibilità di Sola, gli inquirenti hanno dedotto che viva abitualmente con i proventi di attività delittuose.
Il provvedimento di sequestro fu emesso dal Tribunale di Napoli- Sezione per l’applicazione delle Misure di Prevenzione – e riguardò beni in capo al 49enne pluripregiudicato dei D’Alessandro e al suo nucleo familiare. Una lunga sfilza di precedenti per Sola, ritenuto vicino alla cosca degli scanzanesi. L’ultima volta fu arrestato nel 2012, in quanto ritenuto responsabile di aver aggredito (insieme a due complici) un operatore televisivo. Il tutto accadde pochi mesi prima, al termine di una cerimonia funebre svoltasi presso la chiesa dello Spirito Santo in memoria di un giovane di 19 anni morto a seguito di un incidente stradale. Il cameraman fu inseguito e picchiato da un gruppo di persone (tra cui anche Sola) al momento dell’uscita della bara dalla Chiesa. Nella circostanza all’operatore fu sottratta la telecamera, una catenina, un bracciale ed un paio di occhiali che indossava.