Nel consueto appuntamento del venerdì pomeriggio con i suoi concittadini, sul canale social, il governatore campano è tornato sull’annosa questione dei vaccini.

Questa volta però, De Luca, ha affrontato il discorso focalizzando l’attenzione sui giovani.


“Siamo ancora con 150mila vaccini in meno”, ha affermato il presidente campano, che ha aggiunto: “Abbiamo accettato che arrivassero i vaccini prima nelle regioni con più anziani. Oggi che si parla della vaccinazione della fascia 16-40 anni, abbiamo chiesto al Commissario di dare più vaccini alla Campania, per una motivazione molto semplice: siamo la popolazione più giovane. Se, prima, abbiamo dato più dosi alle regioni con più anziani, ora è semplicemente più corretto dare vaccini alla Campania che ha una maggiore popolazione della fascia più giovane, fino ad arrivare a una situazione di equilibrio a settembre”.

Poi il presidente della Giunta regionale ha spiegato che: “Nella fascia d’età 16-40 anni la Campania ha il 30% della sua popolazione, la Lombardia ha il 26,5%, il Veneto 25,8%, il Lazio 26,7%, la Liguria il 23%. La Liguria, a cui prima abbiamo dato correttamente più vaccini perché ha più anziani, avendo oggi più del 7% in meno della popolazione della fascia 16-40 anni dovrebbe avere meno vaccini in proporzione rispetto alla Campania”.


Una richiesta che, secondo quanto precisato dallo stesso De Luca, è stata presentata alla Conferenza delle Regioni e verrà presto formalizzata al Commissario per l’emergenza, il generale Paolo Figliuolo, mentre si attendono le 150mila dosi ancora da “recuperare”.

Il governatore campano si dice orgoglioso come orgogliosa deve essere la sua regione poiché “…al di là della comunicazione pubblica e degli organi di informazione, senza paura di smentita, posso dire che siamo la prima regione d’Italia per risultati anti-Covid. Siamo la prima per l’occupazione bassa di terapie intensive in questi mesi e siamo avanti per il minor numero di decessi, grazie anche a un sistema sanitario eccellente. Abbiamo un sistema – ha poi aggiunto –  che ci consente di fare 60mila vaccinazioni al giorno. Può capitare qualche giornata di sovraffollamento, ma il servizio fin qui è stato eccellente”.


Facendo poi riferimento alle scelte e alle decisioni prese a livello regionale, De Luca ha evidenziato come queste siano state, spesso, in contrasto o in anticipo su quelle nazionali, ed ha commentato: “Abbiamo anticipato la linea politica rispetto ai vaccini, alla fase 2, anticipando decisioni prese due mesi dopo a livello nazionale” e ha aggiunto “Abbiamo anticipato le decisioni, la campagna di vaccinazione del settore turistico alberghiero. Ci siamo mossi a prescindere da quello che dicevano da Roma, altrimenti, saremmo ancora a fare demagogia e propaganda”.

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