Continua il countdown verso l’Europeo, che venerdì 11 aprirà le danze con la gara inaugurale di Roma, nella quale l’Italia se la vedrà con la Turchia. Gli azzurri sono i favoriti per la vittoria del girone A, dove ci sono Turchia, Galles e Svizzera. Andiamo ad analizzare la seconda delle compagini che sfideranno l’Italia in questo girone facile solamente all’apparenza.
La squadra
Questa squadra viene accreditata come probabile seconda alle spalle dell’Italia: infatti come nel 2016 gli elvetici possono confermarsi come una delle sorprese di questo Europeo potendo contare su una rosa competitiva con diversi giocatori invidiabili. Sarà bello gustarsi la lotta per il secondo posto fra Svizzera e Turchia, alla quale potrebbe prendere parte anche il Galles. Così come la Turchia, anche la Svizzera disturberà l’Italia e non poco.
La probabile formazione
(3-4-1-2): Sommer; Elvedi, Akanji, Schar; Fernandes, Freuler/Zakaria, Xhaka, Rodriguez; Shaqiri; Embolo, Seferovic
L’allenatore
Vladimir Petkovic è alla guida della nazionale svizzera dal 2014 a questa parte. Volto noto anche in Italia, dove dal 2012 al 2014 si è fatto vedere sulla panchina della Lazio mettendo a segno anche la famosa vittoria della Coppa Italia del 2013 nel derby. Nasce a Sarajevo, in Bosnia ed Herzegovina, ma è di cittadinanza svizzera. Con lui la Svizzera ha toccato addirittura il quinto posto nel ranking FIFA; al momento però gli elvetici sono alla 13° posizione. La sua carriera da giocatore non è da incorniciare: giocava come centrocampista e ovunque è andato non ha racimolato molte presenze. Predilige il 3-4-1-2 ed in fase di non possesso la formazione si schiera seguendo il 3-4-3.
La stella
Di radici nigeriane, Manuel Akanji è uno dei tanti talenti sfornati dalla Svizzera. Con la maglia del Borussia Dortmund durante questa stagione ha espresso al meglio il suo talento mettendo a segno anche 2 reti. Possiede delle importanti doti fisiche, che gli permettono di svolgere al meglio il suo lavoro difensivo. Sarà il perno della difesa a 3 della nazionale svizzera composta anche da Elvedi e Schar. Ha 25 anni e una carriera ancora lunga, ma questo Europeo gli consentirà sicuramente di mettersi in mostra e di fare il salto di qualità definitivo.
La promessa
Denis Zakaria contende una maglia da titolare a Freuler, per Petkovic non sarà certo facile concedere spazio ad entrambi. Nel corso di questa stagione Zakaria è diventato una delle stelline del Borussia Monchengladbach a suon di ottime prestazioni con 1 gol e 1 assist. Sa ricoprire un po’ tutti i ruoli del centrocampo, talvolta adattandosi anche come difensore centrale. Ha 24 anni e ancora tanti anni davanti: chissà che l’occasione per fare il salto di qualità non gli venga proposta dall’Europeo.
Il leader
Il capitano Granit Xhaka è senza dubbio il leader della Svizzera sia a livello di spogliatoio che a livello tecnico. Infatti il centrocampista dell’Arsenal, che potrebbe vestire la maglia della Roma la prossima stagione, è il centro nevralgico del gioco offerto dalla nazionale. Nella Svizzera il centrocampista di origini albanesi è anche uno dei migliori giocatori, cosa che gli ha permesso di diventare il leader. E si sa, leader fa rima con capitano. Granit Xhaka: un nome, una garanzia.
Il percorso di qualificazione
Nel girone D la Svizzera accede agli Europei ottenendo il primo posto a scapito della Danimarca, che ha ottenuto un punto in meno degli elvetici. La Svizzera ha giocato 8 partite, di cui 5 vittorie, 2 pareggi e 1 sola sconfitta contro la Danimarca per un totale di 17 punti. La freddezza degli svizzeri sotto porta ha contribuito a mettere a referto ben 19 reti, alle quali vanno aggiunti i gol subìti: 6. In totale si conta un +13 di differenza reti, un primo posto e la qualificazione ai gironi. Questi numeri di certo non sono rassicuranti per l’Italia, che andrà incontro ad una Svizzera affamata di vittoria e ben equipaggiata in tutti i reparti.
Le partite
12/06: Galles-Svizzera (Baku)
16/06: Italia-Svizzera (Roma)
20/06: Svizzera-Turchia (Baku)
Giuseppe Garofalo