Si è ripetuta sabato 12 giugno la seconda edizione della “staffetta per il Sarno”, l’iniziativa organizzata per la prima volta nel 2019 e sostenuta fra l’altro da associazioni locali come Legambiente Oplonti e Zero Waste, parrocchie e singoli cittadini. Finalità dell’evento, sensibilizzare le autorità locali, nazionali ed europee sul “degrado e disastro ecologico” che hanno trasformato, lungo un tratto di appena 24 km, un fiume nato da una sorgente incontaminata, in uno dei corsi d’acqua più “avvelenati” al mondo.
Quest’anno gli alunni hanno presentato la petizione, sottoscritta già da oltre 5.500 persone, che chiede la bonifica del fiume e che sarà consegnata, all’inizio del prossimo anno scolastico, al presidente del parlamento europeo David Sassoli.
Sul luogo di ritrovo al termine della corsa ad attenderli Benito Capossela, preside del Liceo Pitagora-Croce di Torre Annunziata che assieme ai suoi ragazzi ha organizzato l’evento dibattito per discutere dell’annosa questione legata all’inquinamento del Sarno.
Dal dibattito è scaturita la richiesta unanime di un impegno concreto e mirato che possa portare finalmente alla bonifica del fiume e ridare dignità al Sarno e alle popolazioni che vivono lungo il suo corso.
Giada Luisa Cirillo