Una montagna rifiuti sul letto del fiume Sarno. E’ di nuovo allarme inquinamento per le condizioni del corso d’acqua che tocca i comuni di tre province campane. Plastica, veleni e rifiuti di ogni tipo sono comparsi di nuovo nel tratto compreso tra Castellammare e Torre Annunziata. Con il rischio, quanto mai concreto, che questi rifiuti possano finire in mare e quindi inquinare il litorale stabiese.

Negli ultimi mesi sono sempre più fitti i controlli in tutto il bacino idrografico del Sarno. Diversi titolari di aziende sono stati denunciati e sanzionati, in quanto sorpresi a sversare veleni nel corso d’acqua. Da anni ormai Castellammare è alle prese contro una vera e propria emergenza ambientale. La modifica del Grande Progetto Sarno attraverso la sua bonifica è in corso.



E’ caccia non solo agli sversamenti di liquami lungo il corso d’acqua, specie attraverso i suoi affluenti. Ma adesso le istituzioni sono pronte ad intervenire. L’obiettivo è quello di installare due barriere, delle quali una proprio a foce Sarno, per evitare che gran parte dei rifiuti solidi possano finire lungo il litorale da Castellammare a Torre Annunziata. L’intervento è stato previsto dalla Regione Campania, con l’ausilio dei Comuni interessati.

“Il fiume Sarno purtroppo riceve non solo reflui liquidi – ha affermato Fulvo Bonavitacola, vicepresidente della giunta regionale e assessore all’Ambiente – ma anche rifiuti solidi che si accumulano per varie ragioni lungo il suo percorso. Le acque poi le portano alla foce e quindi inevitabilmente a mare. Abbiamo studiato questo fenomeno, siamo in corso di gara di affidamento per installare nei prossimi mesi due barriere. La prima nel territorio di Scafati, l’altra proprio a Foce Sarno. Avranno il compito di intercettare i rifiuti solidi ed evitare che questi arrivino a mare”.



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