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Due buste con proiettili inviate al vicepresidente del Consiglio regionale della Campania Valeria Ciarambino (M5s)

Due buste con proiettili sono state inviate al vicepresidente del Consiglio regionale della Campania Valeria Ciarambino (M5s). Le due buste – una inviata lunedì scorso, l’altra ieri – sono state bloccate dagli scanner del Centro di smistamento di Poste italiane, che li ha rilevati, e consegnate alla Polizia, che ha avvertito l’esponente di M5s.

La prima busta, intestata al “ministro Valeria Ciarambino, Palazzo Santa Lucia”, conteneva due proiettili ed era priva di messaggio. La seconda, contenente un proiettile, recava un breve messaggio con l’invito a “stare zitta”. L’esponente del M5s ha detto alla Digos di non aver mai ricevuto in precedenza minacce o messaggi intimidatori. La Prefettura sta valutando l’assegnazione di una scorta a Ciarambino.



“Le tantissime attestazioni di solidarietà che sto ricevendo in queste ore infondono in me il coraggio necessario per continuare a battermi a testa alta per la mia terra e per la mia gente, senza arretrare di un millimetro. Anzi, oggi più di ieri so di poter contare sulla fiducia e sul sostegno, non solo a parole, di tante persone, dentro e fuori la mia forza politica, che nell’esprimere la loro vicinanza, mi hanno fatto capire che i sacrifici e l’impegno profusi in questi anni non sono stati vani. Non me ne starò zitta, come qualcuno vorrebbe, e non me ne starò ferma.

Continuerò a lavorare, a denunciare, ad alzare la voce se sarà il caso di farlo, ma soprattutto ad ascoltare e a farmi portavoce di ogni richiesta di aiuto. Oggi mi sento più forte, perché so che non sarò mai sola nell’affrontare le battaglie per la nostra terra e per il nostro Paese. Andiamo avanti, a testa alta e con la schiena dritta. C’è un Paese da ricostruire e non possiamo permetterci distrazioni”. Così in un post sulla sua pagina Facebook la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e capogruppo regionale M5S Valeria Ciarambino, nel commentare le lettere con proiettili e frasi intimidatorie recapitategli nei giorni scorsi.



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