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Pimonte, è bufera sul Puc: duro attacco all’amministrazione Palummo

E’ bufera sul Puc. La stesura del Piano urbanistico comunale fatta dall’amministrazione Palummo ha sollevato una nuova polemica politica, facendo salire la tensione quando manca meno di un anno alle prossime elezioni amministrative. Un duro attacco a Palummo e agli altri rappresentanti della maggioranza arriva da Baldassarre Durazzo, consigliere staccatosi dalla civica Pimonte Libera e passato all’opposizione. “Sono ormai settimane – afferma – che componenti dell’amministrazione stanno sbandierando ai quattro venti il Puc, riempendosi la bocca un giorni sì e l’altro pure, promettendo anche la luna ai cittadini, ma ci troviamo davanti ad una vera e propria farsa”.

Durazzo va quindi nei dettagli. ”Sono stato fino al giorno delle dimissioni dalla maggioranza delegato all’Urbanistica – continua l’esponente di Fratelli d’Italia – e già due anni e mezzo fa feci costituire l’Ufficio di piano per la redazione del Puc. Da quella data sono sempre stato ostacolato e messo in condizioni tali da non poter procedere alla redazione dello strumento urbanistico. L’amministrazione Palummo – continua – non ha voluto coinvolgere i cittadini in questa vicenda e oggi sbandierano un Puc in fase di redazione, in fretta e furia, carente del 90% degli elaborati, fatto giusto per evitare il commissariamento a seguito della diffida da parte della Regione Campania”. Secondo Durazzo inoltre, “in sei mesi non si può programmare il futuro dei prossimi 30 anni del nostro paese.

Un Puc – conclude – che non coinvolge i genitori di tanti bambini che chiedono a gran voce un parco giochi sicuro; non interpella i medici del paese e l’Asl per programmare una piccola cittadella per le operazioni di pronto e primo soccorso; non tiene conto delle parrocchie, dell’associazione commercianti e degli artigiani per valutare aree di parcheggio pubblico ed aree artigianali sicure ed accessibili. Un Puc che non ascolta i tanti operatori del settore turistico, gli agricoltori e piccoli allevatori per prevedere aree agricole e zootecniche”.

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