Acqua Acidula, acqua della Madonna, sorgente di Fontana Grande: dopo decenni al via opere edili, idrauliche, manutenzione straordinaria, pulizia, installazione di impianti elettrici, aerazione ed antintrusione. Il Comune di Castellammare di Stabia, guidato dall’amministrazione del sindaco Gaetano Cimmino, punta così alla tutela, alla valorizzazione delle sorgenti che danno lustro da secoli alla “Città delle Acque”.
“Si tratta di opere fondamentali che finalmente ci daranno modo di riappropriarci delle nostre acque. – ha dichiarato il sindaco Gaetano Cimmino – Le sorgenti e gli impianti vanno tutelati con attenzione. E’ la prima volta, dopo decenni, che Castellammare si prende cura in questo modo del dono che la natura ha fatto alla nostra terra”.
La sorgente denominata “Acqua Acidula” è situata all’interno di un locale al piano terra di via Brin e la captazione delle acque minerali avviene per mezzo di tre “polle” sorgive che adducono l’intera massa liquida alla mescita nell’omonima piazzetta.
La sorgente dell’“Acqua della Madonna”, invece, è ubicata in un locale seminterrato della chiesa di Santa Maria di Porto Salvo ove le acque vengono addotte direttamente sulla banchina. In entrambi i casi, allo scopo di ridurre al minimo il rischio di inquinamenti esterni alla sorgente è necessario effettuare interventi di manutenzione straordinaria ai locali interni ed alla mescita, comprendenti opere edili, idrauliche ed elettriche. Verranno rimosse le apparecchiature elettromeccaniche e gli impianti dismessi e verranno effettuate opere edili ed idrauliche. Inoltre, per garantire le idonee condizioni di fruibilità e sicurezza è necessario dotare i locali di impianti elettrici, di aerazione e di un sistema di allarme antintrusivo.
Per quanto concerne la sorgente di piazza Fontana Grande, qui si provvederà ad interdire l’accesso al pubblico con la delimitazione quindi della fontana tramite il posizionamento di pannelli metallici e di segnaletica di preavviso. Si tratta in questo caso di una prima messa in sicurezza. Le analisi periodiche di Comune di Castellammare, Arpac ed Asl di inizio maggio, necessarie per la tutela della salute pubblica, avevano evidenziato il superamento di alcuni parametri. Da qui la decisione di intervenire subito per risolvere la problematica, da sempre trascurata ed affrontata con opere “tampone”. Il cronoprogramma prevede una durata dei lavori di circa 120 giorni.
“Da quando è scattato l’allarme sulle sorgenti, qualche settimana fa, è stato palese che bisognava intervenire in maniera radicale. – ha concluso il sindaco Cimmino – In questo modo gli stabiesi e tutti coloro che conoscono le nostre acque meravigliose ed uniche al mondo potranno tornare a goderne. Nuova vita per le nostre acque, nuova vita per Castellammare”.