Due mesi e mezzo. Tanto è durato il commissariamento del gruppo ercolanese della Democrazia Cristiana con a capo l’avv. Loredana Gargiulo. Una parentesi breve che tuttavia ha lasciato il segno a causa dei tumulti interni al partito. Ossia da quando la neo-commissaria, prese le redini in mano, è entrata in conflitto con l’unico Consigliere comunale eletto nel gruppo, a Settembre scorso, Ciro Acunzo. Frizioni che sono poi culminate con l’annunciata uscita in polemica dal gruppo da parte del Consigliere e l’ingresso, di poco successivo, della Consigliera d’opposizione, nonché ex candidata a sindaco anti-buonajutiana, la Dottoressa Colomba Formisano.




Un avvicendamento che di fatto ha generato un repentino quanto brusco cambio di direzione rispetto alle scelte sulla linea politica adottata in Consiglio comunale. Acunzo sosteneva e sostiene a tutt’oggi la granitica maggioranza uscita vincitrice dalle urne con un plebiscito attorno al riconfermato Ciro Buonajuto. Mentre, l’entrata della Formisano nel gruppo, caldeggiato dalla neo-commissaria, ha allineato la DC sulle posizioni della minoranza. Come, del resto abbiamo raccontato in un precedente articolo con dovizia di particolari.

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Ercolano, nella DC esce Ciro Acunzo ed entra Colomba Formisano

Oggi, a distanza di un mese circa da quello strappo doloroso arriva l’annuncio, a sorpresa, da parte della ormai ex Commissaria cittadina del partito Loredana Gargiulo attraverso un lungo comunicato.




“In data 22 giugno 2021 ho rassegnato le mie dimissioni da Commissario cittadino per la Democrazia Cristiana in quanto prendevo atto di un verbale del 17 giugno del 2021, redatto e sottoscritto alla presenza del Coordinatore regionale Sig. Felice Spera. I presenti, poco più di dieci, tra cui la moglie del consigliere Ciro Acunzo (dipendente comunale) e la compagna del Consigliere Enzo Cenvinzo, si dichiaravano, nella consapevolezza di dire il falso, soggetti iscritti alla DC, e valutavano, in qualità di “iscritti” come illegittimo ed arbitrario il mio modo di agire, in quanto avrei deciso senza averli consultati, di passare in minoranza. Avrei dovuto consultare chi? Iscritti a quale partito? Il fatto che non risultano iscritti mi è stato certificato anche dal segretario amministrativo nazionale. Ribadisco che a verbale risultano comparire come iscritti alla DC anche alcuni dipendenti comunali ed un esponente di un partito locale, nella specie Luca Marino di Azione di Ercolano, presente come “iscritto alla DC” per valutare negativamente l’operato del commissario cittadino ed avanzare insieme agli altri “fasulli” iscritti richieste nei miei riguardi. Il tutto alla presenza del Consigliere nazionale Enzo Cenvinzo che, insieme al segretario Provinciale Enzo Sudrio, in data 3 giugno 2021, mi avevano conferito autorizzazione ad emettere formale comunicato per il passaggio in minoranza del partito, nonché alla presenza del Coordinatore regionale Felice Spera il quale, dopo il comunicato relativo al passaggio in minoranza, provvedeva ad inviarmi messaggi per complimentarsi, nella specie mi riferiva “hai fatto bene!”. Soffrirà di amnesia. Resami conto di questo sporco e vile dietrofront degli organismi di partito chiarivo la situazione in una conference call con la segreteria Nazionale, durante la quale il Segretario Nazionale Franco De Simoni prendeva atto delle false dichiarazioni del verbale, della procedura contraria allo Statuto posta in essere dal Cenvinzo, così come da me prospettato, e “stranamente” per il medesimo era tutto regolare.




A questo punto anche Raffaele Cerenza, segretario amministrativo nazionale, ritirava tacitamente ad ogni effetto il proprio comunicato del 10 giugno 2021, immediatamente reso pubblico sui media, con il quale dichiarava la DC in minoranza e dava piena fiducia alla sottoscritta e al segretario Provinciale. Questo comportamento scorretto posto in essere dagli organismi di partito della DC, dal regionale al nazionale, mi hanno indotta a chiedere le dimissioni, perché non intendo rappresentare un Partito che agisce in questo modo, che istituisce dei veri e propri tribunali d’inquisizione per non assumersi la responsabilità dei propri dietrofront e delle proprie incoerenze. Il tutto chiaramente orchestrato dal nostro sindaco e dal nostro Presidente del Consiglio, i loro soliti atti di forza che testimoniano il loro battersi per interessi che probabilmente non saranno quelli comuni e generali. Il Consigliere nazionale Vincenzo Cenvinzo, spinto da un certo non so che, fortemente sostenuto dal consigliere comunale Ciro Acunzo, il quale ama la maggioranza, ama la Corte del Re, è nato per “servire”, ma a me risulta che non “serve”, improvvisamente ha ritrattato ogni cosa, accusando, nella consapevolezza di mentire, nella totale malafede, il sottoscritto Commissario di aver preso una decisione “illegittima ed arbitraria”, lo stesso Cenvinzo, ha avuto anche “cura” di avvertirmi “fraternamente” che, se avessi proseguito per questa strada, qualcuno avrebbe potuto infangarmi “in quanto donna” aggiungendo altro, ma solo per il momento mi fermo qui. Ribadisco che sono in possesso di prove testimoniali e documentali di quanto asserito e, qualora dovessi rinvenire i sostanziali presupposti, mi riservo sin d’ora di agire nelle sedi deputate.




Si era scelto di passare in minoranza, avremmo avuto un consigliere in più, avevamo optato per una politica “sana e seria” ed invece si è scelta una politica fatta di “inciuci e compromessi”, quella che agisce con la forza, con il sopruso. Si è scelta la politica che ha gettato il paese sull’orlo del dissesto, quella politica sorda che non ascolta le grida della propria comunità, la tipica politica clientelare e familistica, gli interessi elettoralistici e personalistici. In ultimo mi inquieta il fatto che questa DC, perché esistono almeno cinque DC, a Roma sembra appoggiare il centrodestra, il commissario straordinario Antonio Ciccarelli, nominato dopo le mie dimissioni, è assessore a Fondi in una giunta di centrodestra. E niente vengono ad appoggiare il centrosinistra ad Ercolano? Incoerenza al quadrato. Spero che le altre correnti della DC siano sorrette dai reali e concreti valori della Democrazia Cristiana.”

E infine lo sfogo, senza non pochi rancori, della Gargiulo: “Siete stati capaci di far rivoltare Moro e De Gasperi nella tomba! Nel frattempo io sarò sempre presente nelle mie battaglie sociali e ringrazio il Segretario Provinciale Enzo Sudrio per la profonda coerenza e per la fiducia accordatami fino alla fine, ringrazio anche la consigliera di minoranza Colomba Formisano, persona perbene e stimata professionista, per la sua disponibilità, ma la DC, almeno questa DC, ha scelto ben altro! Ciò che merita!”.


Ora si attende di conoscere quale sia il nome del successore che sarà chiamato a ricoprire la casella vuota del Partito. Un Partito che, a livello locale, dopo le scosse telluriche interne degli ultimi mesi spera di ritrovare una tranquillità e una stabilità da troppo tempo perdute. Questioni che – è bene ricordare – non vanno minimamente a intaccare gli equilibri attuali in Consiglio comunale i quali restano pressoché immutati.

Danilo Roberto Cascone



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