Dopo il brillante passaggio del girone A, l’Italia entra nel vivo dell’Europeo, dove per gli ottavi di finale al Wembley di Londra giocherà contro l’Austria di Franco Foda, una squadra ben organizzata con diversi ottimi talenti passando anche per l’esperienza di Alaba e Arnautovic, i più forti del gruppo.
La vittoria farebbe volare l’Italia a Monaco di Baviera, dove ad aspettare gli azzurri ci sarà una fra Belgio e Portogallo, inutile dire quindi che in caso di passaggio del turno ci aspetta un quarto di finale infuocato.
Oltre alla partita, è molto attenzionato anche l’argomento “Black Lives Matter”, il movimento americano fondato per combattere il razzismo. Nella partita contro il Galles, infatti, solo 6 azzurri su 11 si sono inginocchiati per questo movimento. Sembra che stasera i ragazzi di Mancini non si inginocchieranno, suscitando parecchi dibattiti. A dirla tutta nessuno dei ventidue sul rettangolo verde si inginocchierà dato che le Federazioni di Italia ed Austria non hanno comunicato nulla in tal senso alla Fifa.
In conferenza stampa Mancini ha dichiarato: “sono per la libertà”. In parole povere: non è un obbligo, ma una scelta.
Tornando alla partita, diamo un’occhiata alle probabili formazioni perché Mancini schiera subito tutti i suoi titolari dopo aver applicato il turnover contro il Galles. Resta indisponibile Chiellini, che lascia quindi il campo ad uno fra Acerbi e Bastoni, con il primo favorito. Verratti probabilmente lascerà Locatelli in panchina e giocherà ancora Di Lorenzo.
Anche Foda sceglie tutti i suoi titolari, confermando Baumgartner, l’uomo che ha regalato all’Austria questi ottavi di finale.
L’arbitro sarà l’inglese Anthony Taylor: con lui gli azzurri hanno subìto il loro ultimo gol, prima di proseguire con 11 partite durante le quali la porta di Donnarumma è rimasta inviolata.
Il Mancio in conferenza stampa è stato ben chiaro: “A Wembley per tornarci”. Nello stadio dedicato alla nazionale inglese, infatti, si disputerà la finale della rassegna, e gli azzurri vogliono esserci.
Ora inizia la vera avventura: ci misureremo con squadre più forti, provando a batterle e mettere in bacheca un nuovo Europeo per fare compagnia a quello del 1968, che aspetta ormai da troppo. Forza Azzurri, fateci sognare!
Giuseppe Garofalo