Il commissario all’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo cerca di porre rimedio, come meglio può, ad uno degli “sbagli” del suo predecessore Domenico Arcuri.
Dopo la chiusura del progetto delle Primule con l’attivazione degli hub e dei centri vaccinali su tutto il territorio italiani, grazie ai quali la campagna vaccinale ha potuto prendere il volo, Figliuolo è passato ad un’altra questione per la quale cerca di trovare la soluzione meno indolore e più opportuna.
I dispositivi ordinati da Arcuri sono di tre tipi, alcuni comodi e colorati, di varia forma e misura, adattabili ad adulti e bambini, ma nessuno di questi è in grado di prevenire o proteggere dal contagio di agenti patogeni e dunque inutilizzabili nella lotta al Covid-19.
La scelta di Figliuolo è dettata anche dalla consapevolezza che bruciare questo cumulo di mascherine, costerebbe molto alle casse dello Stato e il commissario è intenzionato ad evitarlo per quanto possibile, offrendo, nel contempo, ad un materiale apparentemente inutile un suo “riutilizzo con differente destinazione d’uso e riciclo attraverso un idoneo processo di trasformazione”.
B.D.M.