Fortunatamente per lui sono state sufficienti le cure domiciliari contro la variante Delta o se si vuole indiana che lo ha colpito a meno di un anno di età. Ovviamente il piccolo, data l’età, non era stato vaccinato.

Torre del Greco con 83 casi di “Delta” resta la città con più casi nel territorio “curato” dall’Asl Napoli 3 Sud, e il territorio è molto ampio, le città tante, da Nola a tutta la zona costiera sorrentina.


Dal più giovane a uno dei più vecchi colpiti dalla nuova variante del virus e curato a casa senza ulteriori complicanze cliniche. Stiamo parlando di un cinquantenne che però aveva ricevuto già solo la prima dose del siero anti Covid. E una sola dose era stata inoculata anche all’unico ospedalizzato, sempre nell’area dell’Asl Na 3 Sud, un uomo di 57 anni tuttora in sub intensiva presso l’ospedale Sant’Anna e Santa Maria della neve di Boscotrecase.

Nelle ultime settimane il contact tracing a cura dell’Asl e il sequenziamento del piano di sorveglianza genomico regionale sono l’unica arma, al momento, per provare ad isolare la variante e nelle zone con più casi accertati si opera a campione con degli estrattori.


L’analisi della situazione risulta comunque essere non allarmante. I contagi, in effetti, sembrano essere in discesa: degli 83 casi monitorati inizialmente oggi 32 risultano già negativi al tampone. A Torre del Greco il numero dei positivi è passato dai 44 iniziali agli attuali 12. Ad Agerola, dove la settimana scorsa veniva segnalato un altro preoccupate cluster con i contagiati che erano arrivati fino a 24, si contano ulteriori 4 guariti senza incremento di contagiati. La diffusione del virus Delta risulta comunque estesa un po’ su tutto il territorio anche se resta “contenuta e puntiforme” come viene riferito dai vertici dell’Azienda Sanitaria.

Resta comunque monitorato ed analizzato il focolaio torrese con gli iniziali 44 contagiati il cui decorso e il cui comportamento epidemico sta rilasciano non pochi dati fondamentali per combattere sempre meglio l’epidemia.

“La variante Delta ci è crollata addosso – spiega il direttore sanitario – ma oltre a mettere in atto la corsa per il contenimento è importante cercare di capire il fenomeno in rapporto all’immunizzazione”. Ha dichiarato l’epidemiologo Gaetano D’Onofrio, direttore sanitario dell’Asl Napoli 3 Sud, che ha invitato tutti, con fermezza, a vaccinarsi. “I dati dimostrano chiaramente – ha aggiunto D’Onofrio – che la copertura vaccinale può contrastare anche le varianti perché i virus mutano, ma gli anticorpi riescono a fronteggiare l’aggressività ed evitare le complicanze, che poi sono quelle che fanno più paura. Bisogna capire che il problema non è la positività ma l’evoluzione in malattia; il Covid diventerà come l’influenza e chi si vaccina si mette in sicurezza”.


Il focolaio torrese ha fornito elementi importanti proprio sul rapporto tra varianti e anticorpi. Solo 7 Dei 44 colpiti da variante Delta nella città corallina erano stati vaccinati per la prima dose con uno dei vaccini autorizzati. I restanti 37 avevano completato, con la seconda dose, il ciclo vaccinale.

Uno dei sette vaccinati con solo con la sola prima dose è il 57enne finito in ospedale, i restanti sei hanno manifestato sintomi. Un caso di doppia vaccinazione con positività alla variante indiana è stato riscontrato nei giorni scorsi a Napoli, ma la seconda dose l’aveva fatta da pochi giorni.  I vaccinati con doppia dose sono tutti asintomatici.

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