Il Gazzettino vesuviano | IGV

Covid, nuova ondata autunnale. Kluge: “La pandemia non è finita da nessuna parte”

Covid Nuova ondata autunnale nella regione europea dell'OMS Kluge La pandemia non è finita da nessuna parte

Hans Kluge, Direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per l’Europa, all’interno della conferenza stampa del 1 luglio parla della attuale situazione della diffusione delle varianti nella Regione europea e avvisa che “la pandemia non è finita da nessuna parte”, invita inoltre a rimanere disciplinati.

Il medico ha avvisato che la variante Delta sta sorpassando quella Alfa “molto rapidamente” e che questo “si sta già traducendo in un aumento dei ricoveri e dei decessi”, inoltre che entro agosto la regione europea dell’OMS sarà ‘delta dominante’, non sarà completamente vaccinata (il 63% delle persone è ancora in attesa della prima vaccinazione) e sarà ancora per lo più priva di restrizioni, con viaggi e raduni in aumento.


Kluge ricorda anche che la riapertura delle scuola dipende “dalle decisioni e dalle azioni che noi come individui, comunità e come governi prendiamo ora e nelle settimane a venire”.

Si parla dunque di tre condizioni determinanti per una “nuova ondata di ricoveri in eccesso e decessi prima dell’autunno”: nuove varianti, deficit nella diffusione dei vaccini, aumento della socializzazione.

Si chiarisce poi che “ci sarà una nuova ondata nella regione europea dell’OMS a meno che non rimaniamo disciplinati”.

L’avviso riguarda la fase quando ci saranno molte meno regole da seguire, ma anche – afferma il Direttore OMS per l’Europa – “a meno che non prendiamo tutti il ​​vaccino senza esitazione quando è il nostro turno”.

“I vaccini sono efficaci contro la variante Delta; non 1 dose, ma 2 dosi. I ritardi nel farsi vaccinare costano vite ed economie e più lentamente si vaccina, più varianti emergeranno. Vediamo molti paesi fare bene, ma la verità è che la copertura vaccinale media nella Regione è solo del 24% e, cosa più grave, metà dei nostri anziani e il 40% dei nostri operatori sanitari sono ancora non protetti. È inaccettabile; e questo è lontano dalla copertura raccomandata dell’80% della popolazione adulta. Con queste cifre, la pandemia non è finita da nessuna parte e sarebbe molto sbagliato per chiunque – cittadini o responsabili politici – presumere che lo sia”, continua Hans Henry P. Kluge.

Si specifica poi che nei 53 paesi della regione europea dell’Oms si sarebbe superato il periodo di riduzione “del numero dei casi COVID-19”, che è durato 10 settimane.

“La scorsa settimana, il numero di casi è aumentato del 10%, guidato da un aumento della frequentazione, dei viaggi, delle riunioni e dell’allentamento delle restrizioni sociali. Ciò – specifica ancora Kluge – avviene nel contesto di una situazione in rapida evoluzione; una nuova variante di preoccupazione: la variante Delta; e in una regione in cui, nonostante gli enormi sforzi degli Stati membri, milioni di persone rimangono non vaccinate”.

Durante la conferenza stampa il medico espone un’altra nota che riguarda gli Europei di calcio 2020/2021, viene infatti detto che “prima di fare le valigie e andare a riposarsi meritatamente, vicino a casa o lontano”, bisognerebbe ascoltare i tre messaggi dell’OMS:

“Se decidete di viaggiare e radunarvi, valutate i rischi – conclude Kluge – e fatelo in sicurezza, mantenendo tutti i dispositivi salvavita e di autoprotezione come le mascherine, soprattutto al chiuso e in mezzo alla folla. Prendete il vaccino, non pensateci due volte, prendetelo; per voi e per gli altri. E, per prima cosa, portate i vaccini ai nostri più vulnerabili”.

Andrea Ippolito



Exit mobile version