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Castellammare, esplosione in commissariato: avviata un’inchiesta sulle cause

E’ stata aperta un’inchiesta sulla violenta esplosione che, giovedì pomeriggio, ha devastato un’ala del commissariato di polizia situato al corso Alcide De Gasperi. I magistrati della Procura di Torre Annunziata hanno avviato un fascicolo d’inchiesta per accertare le reali cause dell’esplosione. Tutte le ipotesi investigative sono concentrate su alcuni fuochi d’artificio sequestrati e lasciati in uno degli uffici al primo piano dell’edificio. Ad innescare l’esplosione sarebbe stato il forte caldo che ha provocato un corto circuito con ogni probabilità partito da un computer.


Scongiurata così definitivamente l’ipotesi di un attentato (che in un primo momento aveva diffuso ancora più terrore nel centro stabiese), si fa adesso la conta dei danni. Fortunatamente i tre agenti rimasti lievemente feriti sono già a casa. Per loro non c’è stato nemmeno bisogno del ricovero in ospedale. Poteva però essere una strage. E ancora ieri mattina le scene che arrivano dal commissariato sembrano quelle di un film di guerra. Parte del muro è crollato e le finestre non esistono più.


Macerie e lesioni dappertutto, provocate da quella incredibile e violenta esplosione. Tanti gli interrogativi ancora da chiarire e che presto potranno essere risolti dall’inchiesta della Procura oplontina. Responsabilità da attribuire su quel materiale pericoloso, custodito dove non avrebbe dovuto essere e sulla possibilità che quell’esplosione avrebbe potuto provocare vittime. Danneggiata anche una palestra privata, situata a pochi metri di distanza dal commissariato, e vetri in frantumi anche nella caserma della Forestale.


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