Dobbiamo fare una campagna di vaccinazione di massa, oppure le scuole non possono aprire”, ha dichiarato qualche giorno fa, in occasione dell’inaugurazione dell’Hub vaccinale dell’Asi di Ponte Valentino a Benevento, il governatore della Regione Campania.

Ancora una volta, senza ulteriori indugi e senza attendere decisioni e chiarimenti da parte del governo e del Cts che tardano ad arrivare Vincenzo De Luca ha annunciato l’intenzione di voler stilare “entro questa settimana un piano di vaccinazione straordinaria per la popolazione studentesca”.


“Già oggi abbiamo avuto una risposta molto positiva da parte delle fasce giovanili – ha proseguito il governatore campano –  il problema c’è al di sotto dei 18 anni. Nelle famiglie si è ingenerata qualche comprensibile preoccupazione. Noi dobbiamo completare la vaccinazione sotto i 18 anni, utilizzare e sfruttare pienamente il mese di luglio perché se ci vacciniamo oggi facciamo la seconda dose prima di agosto”. Per De Luca sarà necessaria, per aprire le scuole in vera sicurezza la campagna di vaccinazione di massa dall’ultima settimana di agosto alla metà di settembre.

Intanto a livello nazionale la linea prioritaria del Governo è quella di vaccinare docenti e personale Ata che ancora mancano all’appello per poter programmare un rientro a scuola in sicurezza per il prossimo anno scolastico.

Ne è convinto il commissario all’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo che ha esortato con una lettera inviata alle Regioni e Province autonome a individuare “in maniera ancora più proattiva” il personale scolastico che sino ad oggi non ha ancora aderito alla campagna vaccinale, “coinvolgendo anche i medici Competenti per sensibilizzare la comunità scolastica in maniera ancora più capillare”.


“Nell’ambito del positivo andamento della campagna vaccinale anti Sars-Cov2/covid-19, in previsione della prossima riapertura degli istituti di formazione con l’inizio del nuovo anno didattico – si legge nel messaggio  –  sono state emanate raccomandazioni al fine di creare le idonee condizioni di sicurezza per la ripresa delle lezioni in presenza”.

Il commissario all’emergenza esorta a incentivare la vaccinazione del “personale scolastico” che dovrà essere trattata come “prioritaria nella prenotazione, riservandole corsie preferenziali anche presso gli hub vaccinali”.

Dello stesso avviso anche il ministro all’istruzione Patrizio Bianchi che interpellato circa il rientro a scuola per il prossimo settembre ha sottolineato l’importanza di sensibilizzare tutta la comunità scolastica e promuovere ulteriormente la campagna vaccinale.

Io insisto nel dire che dobbiamo tornare in presenza – ha affermato il ministro – e stiamo tutti lavorando per tornare in presenza, senza se e senza ma”.




Consapevole del fatto che non vi sia, allo stato attuale, “l’obbligo di sottoporsi alla somministrazione”, il ministro ha tuttavia sottolineato “che la Costituzione riconosce i diritti individuali ma anche la necessità e il dovere della solidarietà. Siamo in grado di vaccinare tutto il Paese entro settembre” – ha proseguito – “chi non lo vuole fare deve esprimerlo di fronte al Paese, ma si deve porre anche il problema della comunità, perché il Paese non riparte se non c’è il senso di responsabilità collettiva che è il cuore stesso della scuola”.

Proporrei l’obbligatorietà per quegli insegnanti che non si sono ancora immunizzati, come per i medici” – ha scritto Attilio Fratta, presidente nazionale del sindacato Dirigenti Scuola, in un comunicato stampa. “Se una persona costituisce un pericolo sociale – continua Fratta – deve essere allontanata. Stesso discorso vale per gli studenti: i vaccini salvano le vite, di tutti. Quindi bene all’immunizzazione per la fascia che va dai 12 ai 15 anni”.

Bianca Di Massa



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