La squadra
Impossibile non dire che l’Inghilterra è una grandissima squadra, composta da vari giocatori di talento con le diverse scommesse che il calcio inglese sa sempre lanciare. Finora all’Europeo hanno incassato un solo gol, e da calcio piazzato, neanche da azione: è proprio il pacchetto arretrato quello su cui Southgate ha fatto un lavoro certosino, rendendo la sua difesa fisica e dura, identikit ben gradito in Gran Bretagna. Ma ovviamente un plauso va anche a un grandissimo attacco, formato da tre top player che sono stati in grado di trascinare l’Inghilterra fin qui.
La probabile formazione
(4-3-2-1): Pickford; Walker, Stones, Maguire, Shaw; Phillips, Rice; Saka, Mount, Sterling; Kane
L’allenatore
Dal 2016 è alla guida della nazionale inglese, che sta vivendo un periodo di massimo splendore con il quarto posto al mondiale in Russia e il bronzo nella Nations League 2018-2019. E’ Gareth Southgate, che prima di allenare la nazionale maggiore ha già fatto esperienza con l’under 21 inglese a partire dal 2013.
Inoltre dal 2006 al 2009 è stato anche il commissario tecnico del Middlesbrough, squadra con la quale aveva concluso la sua carriera da giocatore, nella quale figura anche un rigore sbagliato (nella seconda metà della foto) al mondiale francese del 1998 in semifinale contro la Germania, che costò agli inglesi la sconfitta. Si è preso la rivincita contro la Maanschaft agli ottavi di finale, ora vuole sollevare la coppa d’argento.
La stella
C’è un forte dubbio: Sterling o Kane? Alla fine la scelta è stata la prima: Kane è il classico centravanti di razza che appena si ritrova la palla segna ma Sterling è un tuttocampista mai stanco. Corre per tutta la fascia, è il faro offensivo dei Tre Leoni e soprattutto segna a profusione.
In questa sessione di calciomercato le voci su di lui sono tante, infatti in tantissimo lo danno in partenza dal Manchester City: lui sembra non pensarci e a suon di grandi prestazioni si sta rivelando l’uomo determinante dell’Inghilterra in questo Europeo. Di Lorenzo se la vedrà sporca sulla fascia con Sterling.
La promessa
Kalvin Phillips deve ringraziare un solo uomo: Marcelo Bielsa. E’ stato il “Loco” a farlo esplodere nel corso di questa stagione con il Leeds, tanto da fargli ottenere la convocazione per gli Europei.
Si è confermato in queste partite nelle vesti di mediano tuttofare fornendo anche l’assist per il gol di Sterling nella prima partita contro la Croazia. Basti pensare che nello Yorkshire, terra natale del centrocampista di origini giamaicane, viene considerato il nuovo Pirlo: infatti si può notare come gli assomigli nella visione di gioco, nello smistamento dei palloni e nell’assidua partecipazione alla manovra sia difensiva che offensiva. E pensare che un suo professore nel 2009 disse: “Credo che si possa scordare una carriera da calciatore”.
Il leader
Non sarà certo il perno del gioco dell’Inghilterra, ma è una colonna portante della difesa di Southgate, ruolo che gli conferisce una certa importanza e il titolo di leader.
Non a caso quello di Harry Maguire è per un difensore l’acquisto più oneroso della storia del calcio: nel 2019 il Manchester United rimase stregato dalle sue doti fisiche e decise di sborsare ben 87 milioni di sterline, che andarono a riempire le casse del Leicester, ormai divenuto fornaio di talenti dopo la storica vittoria della Premier League ultimo vero miracolo sportivo. Con Chiellini e Bonucci, facendo coppia con Stones, si giocherà un bel duello a distanza: il loro compito è quello di mettersi in tasca Immobile, quello degli azzurri è fermare Kane.
Il percorso di qualificazione
Nel girone di qualificazione A l’Inghilterra si classifica prima con 21 punti alle spalle della Repubblica Ceca, squadra che poi la banda di Southgate si ritroverà di fronte nel girone D, con Croazia e Scozia.
Con due vittorie e un pareggio, gli inglesi concludono il girone al primo posto, qualificandosi nella parte destra del tabellone, quella più facile. Agli ottavi di finale con un 2-0 i Tre Leoni liquidano la pratica tedesca, andando così a passo spedito verso la finale, ottenuta dopo il poker all’Ucraina e alla soffertissima vittoria in rimonta ai supplementari contro l’arcigna Danimarca.
All’Italia va richiesto un ultimo sforzo: una vittoria per far tornare la coppa a casa dopo 53 anni. “Sta tornando a casa” o “It’s coming home”?
Giuseppe Garofalo