Matteo Berrettini è il primo giocatore italiano in assoluto nella storia a raggiungere una finale di singolare a Wimbledon.
L’ultimo Slam conquistato da un tennista nostrano risale al 1976, con Adriano Panatta al Roland Garros (superficie terra) su Harold Solomon. Panatta a Wimbledon raggiunse i quarti nel 1979.
Nicola Pietrangeli a Wimbledon raggiunse la finale di doppio nel 1956 insieme ad Orlando Sirola, perdendo in tre set dalla coppia australiana composta da Lew Hoad e Ken Rosewall. Pietrangeli conquisterà poi due Roland Garros (1959 e 1960) e perderà ben due finali (1961 e 1964). La finale di Wimbledon per Pietrangeli sarà inarrivabile, infatti rimane nella storia con una semifinale nel 1960.
Ma veniamo a MAT (Matteo Berrettini), che ha eliminato dal torneo anche Hubert Hurkacz con il punteggio 6-3, 6-0 6-7 (3), 6-4 e che ora dovrà vedersela con il n.1 del mondo.
“Non ho parole, davvero, solo grazie. Ho bisogno di un paio d’ore per capire cosa è successo. Ho giocato una grande partita. Mi sono divertito con il pubblico, la mia famiglia e tutta la squadra sono lì. Penso di non averlo mai sognato, perché era troppo per un sogno”, afferma Berrettini a caldo ancora in campo.
“La prima finale Slam, sono così, così felice per tutto…Ancora una volta, sono tornato più forte. Penso di meritare pienamente di essere qui”, dice l’italiano in conferenza stampa post partita.
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Novak Djokovic, che Berrettini troverà in finale, vede davanti a sé il record dei 20 slam, ed ha appena battuto nell’altra semifinale il giovane canadese Shapovalov 7/6 (3) 7/5 7/5.
Il serbo aspira, non solo alla vittoria del suo sesto Wimbledon (il terzo consecutivo), ma può puntare a questo punto addirittura al Grand Slam (la vittoria di tutti e quattro i tornei dello Slam nello stesso anno solare). Ricordiamo a tal proposito che Novak quest’anno ha già vinto Australian Open e Roland Garros.
Al momento, per quanto riguarda questo singolare prestigio tennistico, Djokovic ha già raccolto il “Grande Slam virtuale” (2015-2016), che viene chiamato dagli addetti ai lavori anche “Piccolo Slam”, cioè la vittoria di tutti e quattro i tornei dello Slam consecutivamente che avviene non nello stesso anno solare, ma in due consecutivi.
Andrea Ippolito