Due ditte colpite da interdittiva antimafia, vincitrici entrambe di appalti al Comune, allontanate con ritardo dall’Ente stabiese. E’ il nuovo filone seguito dalla commissione d’accesso insediatasi a Palazzo Farnese, che ha acquisito tutti gli atti relativi a questa vicenda In particolare, si tratta delle interdittive emesse nei confronti delle ditte “Servizi Cimiteriali srl” e “Lumir”, società colpite da interdittiva antimafia emessa dal Prefetto di Napoli, in quanto sospettate di avere rapporti con la criminalità organizzata locale. Le due aziende gestivano i servizi cimiteriali per conto del Comune di Castellammare. Ma c’è un’anomalia, che ha spinto adesso gli 007 prefettizi ad andare fino in fondo, per scovare eventuali infiltrazioni della camorra al Comune.

La prima indagine riguarda i tempi lunghi per dare esecuzione all’interdittiva nei confronti della “Servizi Cimiteriali srl”, arrivata alla fine del 2018. Bene, in quel caso la nota del Prefetto fu nascosta almeno fino al febbraio del 2019, quando fu poi effettivamente estromessa dal Comune. Un ritardo sicuramente anomalo, tenuto conto che solitamente le interdittive vengono eseguite nel giro di massimo 48 ore. Ma non è questo l’unico atto in fase di approfondimento da parte della commissione d’accesso. Per quanto riguarda infatti la “Lumir”, l’interdittiva è stata invece eseguita con immediatezza. La società che gestiva il servizio relativo alle luci votive era subentrata alla “Lux Perpetua”, cacciata via su impulso dell’amministrazione Cimmino, a seguito della scoperta dell’assenza di contratti o di proroghe con la ditta che deteneva la gestione del servizio sin dal 1940 con un contratto trentennale, rinnovato per altri trent’anni e poi ulteriormente prorogato fino al 2003, senza più proroghe ulteriori o documenti che ne confermassero la permanenza in quel settore.

Su queste due vicende adesso si stanno focalizzando le attenzioni della triade commissariale, chiamata ad accertare eventuali condizionamenti camorristici nell’azione amministrativa. Intanto si fa sempre più strada l’ipotesi di una proroga di tre mesi per la commissione d’accesso. La scadenza naturale è quella del 26 agosto, ma appare molto probabile una proroga al 26 novembre, al termine della quale si conoscerà la decisione definitiva.

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