Preservativi, fazzoletti e cartacce nei bagni. E ancora, buche sul terreno di gioco, erbacce altissime, baracche e sporcizia in tutta l’area. E’ l’ennesimo triste effetto della desolazione che contraddistingue il campo sportivo San Michele, nella frazione Tralia, i cui lavori di ristrutturazione sono ormai fermi da mesi a causa di errori nella progettazione da parte del Comune. Quello che doveva diventare il fiore all’occhiello del piccolo paese dei Lattari, è stato trasformato via via in ricettacolo d’immondizia e luogo ideale per le coppiette che si appartano nei bagni lasciati aperti e facilmente raggiungibili, soprattutto di notte. Nei pressi del terreno di gioco, inoltre, figurano delle buche profonde e rifiuti di vario genere, per un’area sempre più abbandonata al degrado e all’incuria.

Attualmente i lavori sono fermi (lo sono ormai da mesi senza che nessuno riesca a dare risposte concrete sul futuro di questa struttura). Le scuole calcio che ospitavano molti bambini pimontesi sono state costrette ad emigrare nei comuni limitrofi, non c’è più una locale squadra di calcio. Tutto abbandonato, tutto tristemente lasciato all’incuria. Sulla vicenda è intervenuto l’ex assessore Bartolomeo Chierchia, che punta il dito contro l’amministrazione Palummo. “L’incapacità di chi oggi ci amministra ha portato a questa vergogna senza fine – commenta – L’intero paese, non solo il campo sportivo, versa ormai in condizioni pietose. Pimonte sta attraversando uno dei periodi più bui della sua storia, dal punto di vista amministrativo, a causa di politici non all’altezza del ruolo che rivestono”. Al danno dei lavori bloccati, c’è anche la beffa relativa alla richiesta per i danni di 450mila euro, rivolta al Comune dalla ditta che si stava occupando dei lavori.

Il progetto è sprovvisto del parere obbligatorio della Lega Nazionale Dilettanti non è stata prevista la sostituzione dell’impianto di drenaggio sottostante il manto erboso; l’uscita di emergenza non trova sbocco su strada comunale e non esiste nessuna progettazione per gli impianti. “Tutto ciò ci costringerà a restare per almeno 5/6 anni senza campo sportivo – afferma Chierchia – con notevoli danni per le scuole calcio e per lo sport in generale. Anche gli imprenditori che volevano rifondare la società di calcio sono stati messi in fuga da questo problema”. Inoltre l’autogol commesso dal Comune ha portato anche ad un contenzioso con la ditta. “I lavori non possono proseguire – conclude – perché non essendo realizzabili, l’azienda ha subito un danno per circa 450mila euro, che pagheranno adesso i cittadini pimontesi”.

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