Nuova svolta nel caso dell’omicidio di Maurizio Cerrato, avvenuto a Torre Annunziata il 19 aprile scorso. Questa mattina i militari della compagnia di Torre Annunziata hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale oplontino su richiesta della locale Procura, nei confronti di Francesco Cirillo. Quest’ultimo è gravemente indiziato per omicidio volontario commesso in concorso con altre persone.
I carabinieri sono giunti all’individuazione di Francesco Cirillo a seguito di indagini capillari che avevano già condotto alla scarcerazione di Antonio Venditto, originariamente sottoposto a fermo per l’omicidio di Cerrato in quanto inizialmente riconosciuto dalla figlia della vittima come componente del gruppo.
Le indagini, secondo quanto reso noto dalla Procura, sono state rese oltremodo difficili dal clima di diffusa omertà che ha caratterizzato il contesto investigativo. Comunque sia è stato accertato che l’autore materiale della coltellata che ha causato la morte di Maurizio Cerrato è stato Antonio Cirillo, reo confesso, e che all’omicidio ha partecipato anche il padre di Antonio, ovvero Francesco Cirillo, che per sua stessa ammissione era presente ai fatti.
L’analisi dei filmati della videosorveglianza del parcheggio, teatro dell’omicidio, che erano stati volutamente cancellati subito dopo l’omicidio, ma che sono stati recuperati attraverso una consulenza tecnico-informatica, che ha restituito le immagini relative ai momenti immediatamente precedenti e successivi all’omicidio, la ripetuta escussione di alcuni testimoni e l’effettuazione di intercettazioni hanno consentito di ricostruire compiutamente i singoli momenti che hanno scandito l’azione delittuosa, di pervenire all’identificazione del quarto componente del gruppo omicida e di accertare il ruolo dallo stesso ricoperto nella consumazione dell’omicidio.