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Covid, il 4 agosto Cdm: mini zone rosse, trasporti, Green pass e scuola

Atteso il nuovo Decreto del governo che dovrebbe traghettarci in queste ultime settimane estive verso la stagione autunnale e l’inizio del nuovo anno scolastico. Sul tavolo dei lavori molti nodi da sbrogliare e decisioni da prendere tra le tante ipotesi e proposte.

Il Consiglio dei ministri che si riunirà il 4 agosto, dovrà valutare le prossime mosse per contrastare la risalita della curva epidemiologica e garantirci il prosieguo della stagione estiva nonché un rientro a scuola in sicurezza.

Green Pass esteso ai trasporti a lunga percorrenza, restrizioni e mini zone rosse sono le ipotesi più gettonate.




Il dibattito continua dentro e fuori le aule del Parlamento ed è sempre molto acceso. Si discute sulla possibilità di istituire, appunto, delle mini zone rosse in caso di focolai per arginare la trasmissione del virus.

Al vaglio anche delle limitazioni da attuare nelle zone di affluenza turistica, come ad esempio la distanza di 10 metri tra gli ombrelloni o ancora l’obbligo della mascherina anche all’aperto, decisione tra l’altro, già adottata dalla Regione Campania. L’aumento dei contagi registrato a luglio riguarda soprattutto i maschi sotto i 40 anni, e potrebbe essere imputabile sia ai festeggiamenti per la vittoria agli Europei, sia alle vacanze estive. Non a caso, tra le zone dove si registrano maggiori contagi sono proprio quelle di villeggiatura, come Sicilia, Sardegna e Puglia.

Per il comparto scuola è verosimile che il governa possa prendere delle decisioni in merito verso la seconda metà di agosto, dopo aver verificato, dati alla mano, la percentuale dei vaccinati della categoria. Per quanto riguarda il personale scolastico, estendere l’obbligo del vaccino per tornare in classe a settembre rimane una possibilità al momento complicata.




Il vaccino resta al momento l’arma migliore nella lotta al Covid-19 e alle sue varianti considerato anche che da quanto si è potuto determinare in base ai dati raccolti sino ad oggi, “solo il 12% dei vaccinati si infetta e a sua volta può contagiare”, come dichiarato da Franco Locatelli, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico.

”Come affermato anche dal virologo Anthony Fauci – ha aggiunto Locatelli – vi è una limitata percentuale di soggetti compiutamente immunizzati che possono infettarsi, quasi sempre senza sviluppare malattia, e contagiare.


In che misura lo facciano in paragone ai non vaccinati merita ulteriori studi – ha chiarito però l’esperto del Cts – in particolare mirati a definire quella che è la carica virale nelle loro vie aeree, naso e gola. Insieme al tempo di esposizione questo rappresenta il fattore determinante per il contagio. Si tratta di un evento raro e ancor più rara è l’eventualità che una persona vaccinata, seppure contagiata, finisca in ospedale. La protezione da forme gravi di malattia è superiore al 95% e si contribuisce a ridurre significativamente la circolazione virale, con il pericolo che emergano nuove varianti”.


 

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