Avevano sparato in Vico Tre Regine a Toledoi ai Quartieri spagnoli il 16 giugno di quest’anno. La vittima designata dell’agguato in realtà riuscì a scappare, mentre rimasero gravemente feriti due uomini che non avevano alcun legame con la camorra: il noto scultore Enrico De Maio e un muratore, Vincenzo Vaccaro, che aveva da poco terminato il proprio lavoro.

Oggi il blitz della Mobile del primo dirigente Alfredo Fabbrocini, al termine del quale sono finiti in cella i presunti esponenti del gruppo Verrano, che avevano preso di mira un esponente del gruppo Valentinelli, che fecero fuoco e ferirono due passanti. A scatenare l’agguato, l’odio covato per l’omicidio di Gennaro Verrano, messo a segno nel 2017.


Sono sei le persone fermate, cinque maggiorenni e un minorenne di 16 anni, quattro giovani dai 22 ai 24 anni e un uomo di 41. Sono ritenuti gravemente indiziati dei delitti di tentato omicidio plurimo, detenzione illecita e porto abusivo in luogo pubblico di arma comune da sparo calibro 7.65.

Ad esplodere i colpi che raggiunsero i due passanti Francesco CannolaGiuseppe Basile e Carmine Nocerino, in concorso con il minore G.M., che avrebbe materialmente esploso dei colpi di pistola, sbagliando clamorosamente il bersaglio. Sono finiti agli arresti anche Massimo Verrano e Mario Marotta, ritenuti responsabili di un ulteriore episodio, avvenuto del 31 marzo sempre di quest’anno, quando furono esplosi di colpi d’arma da fuoco a scopo intimidatorio nei confronti di una donna, affacciata al balcone, a sua volta imparentata con i Verrano.

A portare alle misure cautelari articolate indagini svolte attraverso l’acquisizione di riprese video, intercettazioni ambientali e telefoniche, consulenza video-metrica, dichiarazioni delle persone offese e delle persone informate sui fatti. Un elevato numero di dati che hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei protagonisti dei due fatti che si sono svolti nell’ambito di uno scontro violento tra i membri di due famiglie rivali dei Quartieri Spagnoli.

In riferimento all’agguato fallito che portò al ferimento dei due innocenti del 16 giugno, alcuni esponenti del gruppo erano stati fermati la notte stessa, ma vennero poi rilasciati.

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
Precedente“Rendere obbligatoria la vaccinazione”, De Luca ha le idee chiare. “No mezze misure”
SuccessivoCarbonara di Nola: anziano ostaggio dalla badante. Arrestata una 47enne rumena
Il giornale “il Gazzettino vesuviano”, fondato nel 1971 da Pasquale Cirillo e attualmente diretto da Gennaro Cirillo, si interessa principalmente delle tematiche legate al territorio vesuviano e campano; dalla politica locale e regionale, a quella cultura che fonda le proprie radici nelle tradizioni ed è alla base delle tante associazioni e realtà che operano sul territorio.Siamo impegnati a garantire la massima qualità e la massima integrità nel nostro lavoro giornalistico. Ci impegniamo a mantenere alti standard etici e professionali, evitando qualsiasi conflitto di interesse che possa compromettere la nostra indipendenza e la nostra imparzialità.Il nostro obiettivo è quello di fornire ai nostri lettori notizie e informazioni affidabili su una vasta gamma di argomenti, dalle notizie di attualità ai reportage approfonditi, dalle recensioni ai commenti e alle opinioni. Siamo aperti a suggerimenti e proposte dai nostri lettori, e ci impegniamo a mantenere un dialogo aperto e costruttivo con la nostra community.