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Torre Annunziata: “Auguri Peppe”, il ricordo di Carmela e Ludovica

Un post pieno di dolore e amarezza quello pubblicato da Carmela Sermino, la moglie di Giuseppe , il carrozziere di Torre Annunziata, ucciso la notte di Capodanno del 2007, mentre era a tavola con la famiglia.

Sono trascorsi tanti anni eppure, niente ha potuto lenire la sofferenza di una moglie e di una figlia, per quella mancanza, per l’assenza di una figura tanto amata e brutalmente strappata alla sua famiglia da mani invisibili.

Altri Natali si sono susseguiti da quella terribile notte, eppure tutto torna alla mente, sempre con la stessa atroce consapevolezza che Giuseppe non farà più ritorno, non rientrerà più a casa, non sorriderà a Carmela e all’adorata figlia Ludovica, non trascorrerà con loro neanche questo compleanno per colpa di un proiettile vagante che gli ha negato per sempre la vita. In occasione del giorno della nascita del marito, Carmela ha voluto dedicargli ancora parole d’amore, di sgomento, di tristezza. Giuseppe avrebbe compito oggi 44 anni e avrebbe festeggiato, pur nelle difficoltà oggettive della pandemia che stiamo affrontando.


Oggi è tua festa, oggi è il tuo compleanno – ha scritto Carmela – Io e Ludovica stiamo aspettando che ritorni da lavoro perché ti abbiamo preparato la festa a sorpresa, anche la millefoglie, che a te piace tanto. Stiamo dietro alla porta e aspettiamo che infili le chiavi e apri, ci abbracciamo fortemente, tu sei felice e non vedi l’ora di scoprire cosa ti abbiamo preparato. Sarebbe stata una serata piacevole, una serata normale di una famiglia che festeggia il compleanno.

Purtroppo questa normalità non può accadere, non c’è stato permesso. Una sera come tante qualcuno ha deciso per te, ha deciso che tu non festeggerai il tuo compleanno con noi e come tante altre cose. Ti ha spezzato la gioia, la voglia di vivere. Noi continuiamo ad amarti e ricordarti e con noi tanti amici che manifestano affetto per te. Il nostro pensiero oggi va a te. Auguri Peppe”, ha concluso Carmela e in queste sue ultime parole trapela tutta l’angoscia per una perdita inaccettabile che ancora oggi non ha responsabili, ma che non impedisce ad una moglie e ad una figlia di continuare a sentirsi legate al proprio caro da un immenso profondissimo amore.

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