La quarta ondata pandemica sarebbe già iniziata. Ne è convinto il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri secondo il quale in questi ultimi 20 giorni si è assistito ad un incremento tale dei contagi da poterne confermare l’ipotesi.

Tuttavia da quanto emerso dai dati rilevati a ricorrere alle cure ospedaliere per le forme più serie di contagio sarebbero prevalentemente coloro che sino ad oggi non si sono ancora sottoposti alla vaccinazione. Dunque sebbene si stia assistendo a un rialzo della curva epidemiologica a conferma dell’avvio della nuova ondata, ci dovrebbe essere anche “una stabilizzazione dei ricoveri e dei decessi che sarà più probabile vedere laddove è maggiore la percentuale di popolazione non vaccinata”. Con l’approssimarsi dell’inizio del nuovo anno scolastico si stanno moltiplicando le opportunità di vaccinazioni per i più giovani, al fine di garantire un rientro a scuola in presenza e in sicurezza.


Un anno “sicuramente pandemico” secondo l’esponente del M5S, poiché dopo il periodo estivo ripartiranno tutte le attività, non solo la scuola, e pertanto se oggi sembrano soccombere sotto l’aumento dei contagi le località turistiche, dove cioè si stanno vivendo maggiori assembramenti, a settembre-ottobre la situazione potrebbe invertirsi perché ripartirà tutto.

Sull’ipotesi di una terza dose Sileri ha affermato che, pur essendo più che plausibile, allo stato attuale non è possibile prevederne i tempi.

Il vaccino, ha spiegato il sottosegretario è nuovo e per quanto se ne stiano testando continuamente l’efficacia e la durata, difficile prevedere la durata della risposta anticorpale. Una delle ipotesi più accreditate riterrebbe che il vaccino possa avere la copertura all’incirca di un anno, il che porterebbe inevitabilmente alla fatidica terza dose.


Diverso il discorso per i soggetti ritenuti fragili, con patologie oncologiche, in terapia o nei casi di trapiantati, o anche per gli anziani, per i quali l’ipotesi diverrebbe più verosimile. Tra le possibili motivazioni che porterebbero alla terza somministrazione, soprattutto la comparsa di una nuova mutazione capace di rendere inefficaci i vaccini attualmente in uso.

Al di là, comunque, di ipotesi, idee o congetture, ciò che maggiormente preoccupa il sottosegretario, come anche gli esperti, sono i moltissimi 50enni che non hanno ancora aderito alla vaccinazione e che potrebbero essere la fascia d’età più esposta e suscettibile al virus nel prossimo autunno.

Ciò che “più mi preoccupa – ha affermato Sileri – è andare a cercare gli over 50 non immunizzati perché saranno loro, non vaccinati a maggior rischio, ad essere inclusi nel computo dei malati gravi di questa quarta ondata”.

Per quanto riguarda l’uso del Green Pass, poi, Sileri ha affermato che la maggior parte degli italiani è consapevole dell’importanza e si è adeguata alle regole. Dati alla mano, risultano vaccinati ad oggi, perlomeno con la prima dose, almeno 40 milioni di persone, delle quali, 30 milioni hanno anche terminato il ciclo vaccinale ottenendo di diritto il Green Pass che adesso possono esibire dove è necessario. Solo una piccola parte potrebbe dunque scaricarne uno falso. Ai ristoratori l’onere di richiedere l’esibizione del Green Pass, ma nessun obbligo di verificare i documenti dei clienti.

E mentre si discute ancora sul Green Pass, sulla terza dose e sulla somministrazione del vaccino anche agli under 12, continua la sensibilizzazione alla campagna vaccinale anche attraverso le tante strategie messe in campo. Dagli Hub vaccinali, alle vaccinazioni in farmacia, a quelle effettuate “sottocasa”, alle domiciliari, fino ad arrivare a quelle in vacanza. Dal 16 agosto, inoltre, partirà, in tutta Italia, la vaccinazione della fascia d’età 12-18 senza prenotazione, come dichiarato dallo stesso Commissario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo.

Discorso a parte per tutti coloro che non possono ancora essere sottoposti a vaccinazione come gli under 12, per coloro che non potranno per patologie pregresse e per coloro che non l’hanno ancora effettuata per i quali si sta optando per un Green Pass, ottenuto a seguito di tampone. Insomma c’è ancora molto fermento in giro, e nessuno ha intenzione di abbassare la guardia, perché ciò significherebbe rischiare di essere sconfitti da un virus subdolo e capace di mutare in breve tempo e in varianti anche a più elevata trasmissibilità.

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