Non si arresta la macchina dei controlli per i lavoratori no vax delle aziende ospedaliere napoletane.

In ottemperanza alle indicazioni fornite dal Governo, tutti coloro che risultano non vaccinati, saranno, ove possibile demansionati in attività non a contatto con i pazienti. Nel caso in cui non fosse possibile ovviare, trovando loro altra mansione, scatterà il provvedimento di sospensione dal lavoro senza stipendio.


Sono circa 100 i dipendenti individuati sinora nell’ Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II e del Cardarelli di Napoli.

Medici, infermieri e tecnici no vax sono stati formalmente invitati dalla dirigenza ospedaliera a sottoporsi all’immunizzazione, rischio la sospensione dal lavoro.

Per molti è stata verificata l’impossibilità di sottoporsi al ciclo vaccinale per motivi di salute; altri, invece, attualmente in ferie, sono stati invitati a presentarsi il prossimo 24 agosto per poter aderire alla campagna vaccinale.

Il nostro obiettivo è vaccinare il personale sanitario a contatto con i pazienti che per definizione sono fragili – ha spiegato Anna Iervolino, manager del Policlinico Federico II – e certo non punire o sanzionare. Quindi nella seduta del 24 agosto tutti potranno recuperare l’occasione per vaccinarsi”.


Per due operatrici sanitarie della Federico II, però, sulle quali si mantiene l’anonimato per ovvi motivi di privacy, è già stata inoltrata la notifica che prevede la sospensione dalle attività lavorative e senza stipendio.

Dopo le opportune verifiche sullo stato di salute, infatti, e gli inviti formali a vaccinarsi, le due infermieri hanno ribadito il proprio rifiuto, con conseguente attuazione del provvedimento. Si è quindi provveduto, a firmare la delibera di sospensione dal lavoro, inoltrando la notifica all’Asl di competenza per i passaggi finali e all’Ordine professionale di appartenenza e per una delle due, con contratto da universitaria, anche all’Ateneo.

“Tutto è avvenuto nel più stretto rispetto della privacy – ha precisato Iervolino – Sia all’Asl sia all’Ordine abbiamo inviato il provvedimento criptato”.

Il provvedimento resterà in vigore sino a che le due interessate non si saranno sottoposte all’obbligo vaccinale o sia stato portato a termine il piano vaccinale nazionale, o ancora alla fine dello stato di emergenza e comunque non oltre il 31 dicembre di quest’anno a meno che non sia poi ulteriormente prorogata l’emergenza.

Dalle prime verifiche attuate presso le aziende ospedaliere, oltre ai circa 100 dipendenti individuati tra la Federico II e il Cardarelli, risulterebbero non vaccinati e senza una valida giustificazione circa 30 camici bianchi al Santobono e una cinquantina sia all’Azienda dei Colli che al Pascale.

Nei prossimi giorni la situazione dovrebbe, però, essere più chiara. Infatti giungono notizie di medici e infermieri che in questi giorni si stanno vaccinando, alcuni anche fuori regione, ci sono poi alcune dipendenti in maternità o allattamento, e altri ancora che dovranno rispondere all’appello al rientro dalle vacanze anche se tra i manager ospedalieri c’è anche chi, interpretando le direttive governative alla lettera, ha girato direttamente alle Asl di appartenenza i nominativi acquisiti dalla piattaforma regionale, senza ulteriori passaggi.

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