L’attesa è finita. Inizia una nuova era sulla linea del tempo del Napoli. Inizia l’era spallettiana, che sa di rinascimento dopo due anni in cui il Napoli è stato un disastro. Serve uno sviluppo, una rinascita. E questa potrebbe chiamarsi Spalletti.

Dopo ben 6 amichevoli nelle quali il Napoli ha dato prova di spettacolo e talento, ora non si può più sperimentare: inizia un campionato cruciale e il Napoli non può fallire ancora la qualificazione in Champions League. Inizia contro il neopromosso Venezia, reduce da una vittoria ai rigori contro il Frosinone ai preliminari di Coppa Italia, anche se la prestazione ha lasciato molto a desiderare.


Il Napoli è chiamato a rispondere alle vittorie di Inter, Lazio e Atalanta e all’eventuale Juve, in campo oggi contro l’Udinese alle 18:30.

Per farlo Spalletti continua a proporre il 4-3-3. Fra i pali come sempre c’è Meret, in difesa il dubbio è se schierare Manolas o Rrahmani. L’altro ballottaggio che tormenta Spalletti è Fabian Ruiz-Elmas: lo spagnolo è favorito, ma il macedone scalpita per essere confermato dopo un buon ritiro. Tridente formato da Politano, Insigne e Victor Osimhen, sul quale è concentrata tutta l’attenzione dei tifosi azzurri.


Anche il Venezia opta per il 4-3-3 con Maenpaa in porta ed Ebuehi, Caldara, Ceccaroni e Schnegg in difesa. A centrocampo Peretz ed Heymans dovrebbero affiancare Fiordilino, leggermente favorito rispetto a Tessmann, che continua a farsi notare per una maglia da titolare. In attacco Di Mariano e Forte i profili pericolosi, insieme alla scommessa Johnsen.

Alle 20:45: l’ora x, i tifosi azzurri tutti davanti alla tv, e, finalmente, in  circa 20mila affolleranno le gradinate del Maradona, ovviamente muniti di green pass per rispettare la legge. Ci siamo. Inizia il rinascimento. Inizia l’era spallettiana.

Giuseppe Garofalo



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