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Genoa-Napoli: secondo test in vista della Juve senza Osimhen

Con la vittoria di domenica il Napoli ora può fregarsi le mani, perché vincendo domani sera andrebbe a giocare contro la Juventus, stasera in campo contro l’Empoli, con un +2, +4 o addirittura +5.

La partita di domani però può nascondere dei trabocchetti pericolosi per i partenopei (vedi lo squallido 2-1 della scorsa stagione), che non dovranno farsi giocare brutti scherzi dall’emozione e soprattutto dovranno reagire senza l’uomo chiave del reparto offensivo, Osimhen. Inoltre in casa il Grifone vuole riscattarsi dopo il disastroso 4-0 con l’Inter.

Spalletti cerca conferme e cerca una prestazione anche più brillante dopo la vittoria che non ha convinto al 100% i tifosi azzurri. Queste le parole dell’allenatore certaldese in conferenza stampa: “Mi aspetto che il Napoli dia seguito al lavoro che abbiamo fatto, perché servono ancora miglioramenti. La squadra ha comunque fatto bene.”

Spalletti ha poi parlato anche di Osimhen: “Si sta buoni fino al ricorso, poi ne parleremo”. E’ una brutta tegola quella per il tecnico toscano, che ora si ritrova a rimuginare sul come sostituire il nigeriano: al momento nelle probabili formazioni c’è Insigne, ma la tentazione di inserire Petagna resta, in quanto è una punta più completa.

Di conseguenza, visto lo spostamento di Insigne come falso nueve, domani probabilmente vedremo Lozano sulla sinistra, con Ounas pronto a sostituirlo nella ripresa. Pochi dubbi su quello che sarà il centrocampo, che ora è il reparto più povero con l’infortunio di Zielinski, che ora punta alla Juve: Fabian Ruiz, Lobotka ed Elmas i titolari. In panchina solo Gaetano e Palmiero. Confermata la difesa vista contro il Venezia: stavolta Juan Jesus dovrebbe trovare spazio nella ripresa.


Ballardini sceglie per i rossoblu un 3-5-2 con Sirigu fra i pali supportato da Biraschi, Vanheusden e Criscito. A centrocampo dovrebbero esserci sugli esterni Sabelli e Cambiaso, mentre nel reparto centrale a indossare le maglie dal primo minuto dovrebbero essere Sturaro, Badelj e Hernani. In attacco la scommessa Kallon e l’ex Pandev, autore della doppietta in una gara che per il Napoli è stato uno dei tanti supplizi della scorsa stagione.

Dopo la sfiziosa prima portata Venezia lo chef propone qualcosa di più gourmet: il Genoa. Poi dopo la sosta, o la pennichella, si passa al primo, una portata più che gustosa, la più buona del menu: la Juventus.

Giuseppe Garofalo



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