Il premier Mario Draghi durante la conferenza stampa di ieri si è anche espresso a proposito dei no vax dei quali ha condannato il comportamento violento. “Voglio esprimere solidarietà piena – ha dichiarato il premier – a tutti coloro che sono stati oggetto di violenza da parte dei no vax, particolarmente odiosa e vigliacca quando fatta nei confronti di chi fa informazione e di chi è in prima linea” nella dura lotta ad un virus che continua a mietere vittime.

Sul versante scuola, Draghi ha poi sottolineato l’alta adesione alla campagna vaccinale da parte del personale scolastico, docente e Ata, e di giovani e giovanissimi che dovrebbe garantire un rientro a scuola in presenza e in sicurezza, due presupposti considerati dal governo fondamentali e prioritari da sempre.

“Il primo settembre, tutte le nostre 8.500 scuole hanno riaperto – ha affermato il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi – con il mandato di portare dal 13 settembre tutti i ragazzi in presenza e in piena sicurezza. E si potrà tornare a sorridere”, ha aggiunto Bianchi, confermando che andranno rispettate tutte le norme anti Covid, quali l’igiene, il distanziamento, l’areazione e la mascherina anche se quest’ultima potrà essere evitata in quelle classi dove tutti risulteranno essere vaccinati.

Un’affermazione quella del Ministro Bianchi che ha suscitato già le prime reazioni politiche, come quella della leader di Fdl, Giorgia Meloni che ha ritenuto la scelta del ministro “priva di giustificazione scientifica, visto che i vaccinati possono contagiare ed essere contagiati”.

Sul fronte Green pass, Draghi si è detto fiducioso nella sua “applicazione”. Obbligatorio al momento per docenti e personale scolastico nonché per i viaggiatori su mezzi a lunga percorrenza, il Green Pass potrebbe presto essere esteso anche ad altri settori, nel tentativo di salvaguardare i molti e di sensibilizzare ulteriormente chi ancora è indeciso. “Per decidere quali settori dovranno averlo prima – ha dichiarato Draghi –  eventualmente faremo una cabina di regia come è stato chiesto dal senatore Salvini, ma la direzione è quella”, ha concluso.

La parola d’ordine è e resta “vaccinarsi” per poter debellare questo virus e il governo di Draghi non intende demordere, proseguendo nella sua massiccia opera di sensibilizzazione con la speranza di poter coprire l’80% o addirittura 85% della popolazione entro la fine del mese di settembre.


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