la Piazza di Ravello accoglierà la band di Sergio Cammariere, recuperando così l’appuntamento di sabato scorso rinviato per le avverse condizioni meteo.

Cammariere sarà accompagnato da Amedeo Ariano alla batteria e Luca Bulgarelli al contrabbasso e da Daniele Tittarelli al sax, per un concerto che riproporrà al pubblico della Città della Musica non solo i brani più amati del cantautore calabrese ma anche nuove creazioni, frutto di una ricerca musicale in continua evoluzione assieme ai pezzi dell’ultimo lavoro discografico dal titolo “La Fine di tutti i guai”.


Se le condizioni meteorologiche dovessero essere incerte, entro le ore 14 di venerdì 10 settembre, verrà comunicato lo spostamento del concerto all’Auditorium Oscar Niemeyer con ingresso libero su prenotazione fino ad esaurimento dei posti disponibili.

In tal caso il servizio di prenotazione sarà garantito esclusivamente via mail a boxoffice@ravellofestival.com. Ogni singola richiesta se espressamente confermata, vista la capienza limitata dell’Auditorium, potrà riservare fino ad un massimo di 4 posti. Nella richiesta andranno indicati nome, cognome e numero di telefono di ogni ospite. Per l’accesso all’Auditorium sarà necessario esibire il green pass.


Venerdì 10 settembre (ore 21.15) Piazza Duomo si animerà di sonorità totalmente diverse con il concerto dei NeaCo’. La formazione composta dal percussionista afrocubano-napoletano Giovanni Imparato, da Luigi Carbone al pianoforte e all’Hammond (oltre che regista e voce narrante), da Mats Hedberg e Antonio Carluccio alle chitarre, da Davide Grottelli ai fiati, da Anna Rita di Pace ai fiati e Aldo Perris al basso proporrà al pubblico di Ravello un percorso nella musica “napoletana contaminata”. Il progetto NeaCo’ efficace contrazione del nome “Neapolitan Contamination”, nasce infatti attingendo dalla musica tradizionale partenopea per tuffarsi con grande maestria nei ritmi e nelle melodie appartenenti ai più svariati paesi del mondo. Jazz, reggae, swing, salsa, saranno solo alcuni degli elementi sapientemente miscelati ai brani più noti dal pubblico e che fanno parte della cultura italiana musicale più antica e più amata.

In scaletta “Scalitanella”, “Maruzzella”, “Je te vurria vasà”, e ancora “Te voglio bbene assaje”, “Dicintincelle vuie”, “O’ surdato nnammurato”, “Napule è”. Questi ed altri brani classici, vengono immersi nei villaggi caldi dell’Africa, nelle periferie di Rio o nei mari della Spagna più passionale, o nel gospel americano degli States. www.ravellofestival.com



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