Il figlio della vittima, era già stato portato in caserma a Bagnoli ed interrogato, ma solo in serata è stato fermato. Nel prosieguo dell’interrogatorio e a seguito delle molteplici ed insistenti domande, ha confessato di aver ucciso la madre, Eleonora Di Vicino di 85 anni al culmine di una lite, dando anche dettagli su come l’avrebbe fatta sparire abbandonando il borsone lungo la strada.
L’uomo, Edoardo Chiarolanza avrebbe problemi psichici e sembrerebbe anche tossicodipendente. In ogni caso la confessione e tutto il racconto di quanto accaduto, viene verificato attentamente, proprio perché il reo confesso figlio della vittima spesso non è lucido. Gli elementi finora raccolti sembrano collegare tutti i tasselli della vicenda, confermando la veridicità della versione confessata dall’omicida.
Risolto in poche ore il macabro giallo iniziato nel pomeriggio del 9 settembre a Napoli, nel quartiere di Pianura e per la precisione quando è stata ritrovata la borsa con resti umani in via Marano-Pianura.
Le indagini sono scattate nel pomeriggio quando i carabinieri del reparto scientifico e un medico legale sono intervenuti alla periferia occidentale del capoluogo campano, per esaminare il contenuto di un borsone abbandonato che si trovava sul ciglio della strada che collega Pianura con Marano, sulla collina dei Camaldoli, vicino a un muretto.
Il delitto secondo gli inquirenti che hanno effettuato i rilievi e le prime analisi dovrebbe essere avvenuto nei giorni scorsi a Pianura in contrada Pisani. Ed in effetti la donna era sparita dalla sua abitazione almeno dal 30 agosto. Alcuni giorni fa, la scomparsa era stata segnalata ai carabinieri da una conoscente dell’anziana, preside di un istituto scolastico.
Per gli uomini dell’Arma il borsone era stato abbandonato dove è stato rinvenuto da almeno una settimana. La Scientifica ha sequestrato tutto e in serata è arrivato il furgone della Polizia mortuaria per portare i resti ritrovati in obitorio per gli esami del medico legale.