Talenti digitali: le nuove leve delle carte da gioco

Chi ha detto che le carte da gioco sono un passatempo per anziani?

Dal poker al burraco, le discipline più famose stanno conquistando, sempre di più, anche le nuove generazioni. Grazie anche agli sviluppi della tecnologia e alle potenzialità dell’online.

Talenti digitali: i giovani campioni del poker

Il poker è tra le discipline di carte più diffuse, anche in ambito web.

Parliamo di una varietà di gioco diffusa a livello internazionale – e in alcuni casi identificata come “sportiva” – che fa leva, prima di tutto, sulla tattica, sulla strategia e sull’osservazione del comportamento degli altri giocatori.

Motivo, forse, per cui i tavoli virtuali – ovvero sfide organizzate e accessibili via Internet, fin dagli anni 90 – oggi si stanno sempre più espandendo, con tanto di campionati dedicati, come il noto World Series of Poker. Proprio il WSOP ha visto spiccare le imprese del napoletano Dario Sammartino, classe 1987, vice campione del torneo e già vincitore di altre prestigiose gare, ma ancora in attività per conquistare nuovi titoli.

Un ambito, quello dei tornei pokeristici, che vede in pista anche altri protagonisti come Simone Speranza, alias Spera91, (vincitore di due IPO) e Alessio Isaia, trentaquattrenne già campione del World Poker Tour.

Del resto, pensando al poker online in chiave “torneo”, numerose sono anche le proposte degli operatori del gioco legale, che spaziano dagli “Standard” ai “Sit&Go”, con ulteriori varianti come “Freeroll”, “Turbo”, “Satelliti”, “Zoom”, “Knockout”, tutti contraddistinti da regole e da vincite specifiche.

Poker e online sono, dopotutto, un binomio in cui, per primo, ha creduto Randy Blumer, ritenuto il fondatore, nel 1997, della prima room digitale, ovvero quella di “Planet Poker” e già appassionato, fin da giovanissimo, alla disciplina.

Le carte classiche: dalle scuole specializzate… agli esercizi di memoria

Oltre al poker, esistono però anche numerose varianti di giochi di carte – regionali, nazionali o internazionali – che, sebbene considerate “classiche”, riscuotono un ampio successo anche tra i giovani, con una risonanza importante anche in ambito web.

Ne è un esempio il burraco, che vede attiva, anche sui social, la F.I.BUR. (Federazione Italiana Burraco, per esteso), la quale mette in evidenza, nel proprio sito web ufficiale, notizie su tornei, classifiche e concorsi per arbitri rispetto a un gioco che, grazie anche alle sempre più numerose app dedicate, sta diventando sempre più alla portata di un’utenza giovane.

Lo stesso vale per il bridge, che molti associano a un popolo di giocatori non proprio giovanissimo, ma che invece ha al proprio attivo, oltre alle applicazioni per smartphone, anche dei percorsi formativi specifici, come quelli organizzati da STANDBridge, in collaborazione con il Maestro della Federazione Italiana Steve Hamaoui.

Dal poker, al burraco, al bridge, quindi, la vitalità delle carte conquista anche il pubblico dei più giovani.

Lo conferma, dopotutto, anche l’esperienza di Andrea Muzii, ventiduenne romano, campione dell’ Asian Open Memory Championship: la sua specialità è quella di memorizzare ben 35 mazzi di carte da gioco in soltanto un’ora.

 


 

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