Controlli fondamentali, quelli effettuati oggi in vista del prossimo impegno degli azzurri, e tamponi negativi per tutta la squadra. Per il Napoli, che partirà domani per Inghilterra, non resta che da capire se sarà effettivamente possibile schierare Osimhen, Ospina e Koulibaly. Si attende solo Boris Johnson e l’ufficialità di una deroga all’attuale regolamentazione anticovid che renderebbe impossibile la presenza in campo dei tre azzurri.



Luciano Spalletti tira un primo sospiro di sollievo in vista del prossimo grande impegno che attende il Napoli: giovedì gli azzurri in campo contro il Leicester per la prima giornata di Europa League, in una sfida che può raccontare molto sul percorso delle due compagini, favorite per la vittoria del titolo.

Il Napoli ha ricevuto in queste ore rassicurazioni dalla Uefa: i tre calciatori in questione, una volta arrivati nel Regno Unito domani pomeriggio, potrebbero solo effettuare un ulteriore tampone di controllo rispetto al resto del gruppo. Il tecnico toscano, così, potrebbe fare affidamento su tre giocatori dai nomi altisonanti che hanno rischiato e forse rischiano ancora di non essere presenti nella sfida inglese.



“Non ho ancora notizie ufficiali sulla deroga di cui si parla da giorni. Spero possano giocare, sarebbe giusto così”. Queste le parole di Raffaele Trombetta, ambasciatore italiano a Londra.

Tutti e tre sono rientrati dalle proprie nazioni dopo il ritiro, rispettivamente Colombia, Nigeria e Senegal, in zona rossa. La legge britannica fino a pochi giorni fa prevedeva il rispetto di una quarantena di 14 giorni se provenienti da un paese in zona rossa da meno di 10 giorni.

Se i tre non potessero giocare, scatterebbe un allarme rosso grave in casa Napoli, specialmente fra i pali, dove a quel punto il ruolo potrebbe anche essere del giovane Idasiak, un ottimo portiere comunque non ancora in grado di competere a livelli europei.

Koulibaly è uno dei difensori più forti al mondo, ma comunque Juan Jesus (o Rrahmani) potrebbero fare una buona partita. In ogni caso il brasiliano potrebbe essere gettato nella mischia a partita in corso, se uno fra il senegalese e Manolas dovrebbero essere in debito di ossigeno (è il primo impegno infrasettimanale per il Napoli).




Infine c’è Osimhen, che, dopo un cartellino rosso e una prestazione poco convincente contro la Juventus, vuole fare della difesa del Leicester la sua prima preda stagionale e se le regole inglesi glielo permetteranno, il nigeriano ha voglia di spaccare la porta.

Ci siamo. L’antivigilia di Leicester-Napoli è quasi finita e, via libera per i tre sotto osservazione permettendo, il Napoli è chiamato a una prova di maturità dopo il brillante successo con la Juventus. E sarà una prova di maturità con i mezzi migliori disponibili.

Giuseppe Garofalo



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