Un grande Napoli che non riesce ad abbattere il Leicester di Rodgers in una partita di fuoco. Gli azzurri stasera in maglia rossa hanno dominato sempre la partita, senza far capire niente agli inglesi.
Ma tutto questo purtroppo non basta a regalare al Napoli una vittoria che sembrava impossibile. C’è rammarico per le innumerevoli occasioni sprecate, ma d’altra parte con il 2-0 del Leicester la partita pareva essersi indirizzata completamente a favore degli inglesi. Ma non se hai un certo ragazzo chiamato Victor Osimhen.
Il nigeriano, poche volte in partita nei primi 45 minuti, dimostra che lui è forte davvero e ribalta a metà una partita difficilissima con due lampi di genio. Ma prima riavvolgiamo il nastro.
Il Napoli mette il piede sull’acceleratore sin da subito, poi, un po’ come successo contro la Juve, c’è la beffa: cross che vede Ayoze Perez, completamente smarcato (Di Lorenzo non riesce proprio a correggere questo errore), facile facile depositare in rete: 1-0.
Ma l’undici di Spalletti non si arrende e continua a giocare una grande partita, dominando per lunghi tratti il primo tempo, specialmente dal 20’ giro di orologio in poi. Ma la porta è maledetta: palle alte, lunghe, Schmeichel che si supera, errori clamorosi sotto porta (chiedere a Zielinski per info).
Il Leicester continua a pressare e a far rabbrividire la difesa partenopea, che riesce a dialogare con parecchie difficoltà: dal nulla c’è il gol di Patson Daka, annullato per un fuorigioco millimetrico. Il Napoli pensa di restare in partita, ma una disattenzione fatale di Malcuit regala a Barnes una ghiotta occasione, che ovviamente non sbaglia.
Al Napoli servirebbe un miracolo anche solo per pareggiare, e il miracolo arriva, anche se parzialmente. Perché Victor Osimhen, il ragazzo d’oro, colui che spacca in due la tifoseria azzurra, mostra di che pasta è fatto e strapazza la difesa inglese.
Il centravanti nigeriano accorcia le distanze 5 minuti dopo il 2-1 al termine di un’azione spettacolare, per poi prendere il volo e mettere dentro la palla che vale il 2-2 a soli 3 minuti dalla fine. Per un attimo c’è l’illusione di una vittoria dal sapore di impresa. Ma niente da fare. Un grande Napoli schianta il Leicester sul piano tattico, ma strappa solo un punto, un gran punto, fondamentale, in terra inglese.
Ora testa al campionato, poi in Europa League il 30 c’è lo Spartak Mosca fra le mura amiche.
Giuseppe Garofalo