E ancora una volta il Napoli si ritrova a fare gli scongiuri per vincere. Il Milan ha vinto a La Spezia una gara complicatissima, mentre l’Inter, in svantaggio contro l’Atalanta, riesce a metterci una pezza con un pareggio favorito anche da un gol annullato agli orobici a qualche minuto dal 90’.

Ma se da una parte i tifosi azzurri fanno festa per il mezzo passo falso dell’Inter, dall’altra c’è il Milan, che il Napoli si ritrova ancora una volta costretto a far scendere dal trono della Serie A. E serve un’altra grande partita contro il Cagliari di Mazzarri, che torna a Napoli stavolta da avversario.



C’è fiducia dopo la partenza sprint del Napoli, ma attenzione a un Cagliari frizzante, che ha già frenato la Lazio all’Olimpico rischiando addirittura la vittoria.

La mossa anti-Cagliari di Spalletti dovrebbe essere il solito 4-2-3-1 a trazione anteriore. Fra i pali Ospina di nuovo preferito a Meret, non ancora al top della forma, con la difesa uguale a quella vista a Genova, salvo l’innesto Manolas al posto di Rrahmani. Mediana di Fabian Ruiz e Anguissa, entrambi hanno trovato una forma fisica stupenda, mente sulla trequarti il classico trio Politano-Zielisnki-Insigne a supporto di Osimhen, che cerca conferme per prendersi il Napoli.


Mazzarri metterà in campo il 3-5-2 già rodato da Semplici, con Cragno sostenuto dall’esperienza di Caceres e Godin e dall’astro del giovane Carboni. Zappa e Dalbert sugli esterni faranno compagnia a Marin, Nandez e Strootman a centrocampo. In attacco la coppia che scoppia che impedisce al Napoli di stare al sicuro: Keita e Joao Pedro, bomber della formazione sarda.

Se ne sono già andate le prime 5 giornate, i primi 450 minuti, e il Napoli è l’unica squadra a punteggio pieno. Con la Roma all’orizzonte l’obiettivo è arrivarci vincendo contro Cagliari, Fiorentina e Torino per arrivare nella capitale con 24 punti in saccoccia su 24. La missione parte domani, al Maradona. Vincere e mai saziarsi.

Giuseppe Garofalo



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