Il Napoli torna ad ascoltare l’inno dell’Europa League dopo il rocambolesco 2-2 contro il Leicester e dopo l’annuncio di ieri della Supercoppa Maradona, sul quale ci soffermiamo un attimo.
Infatti ieri Uefa e Conmebol si sono accordati per giocare la partita fra campione d’Europa e d’America (forse) allo stadio Maradona, tempio della Mano de Dìos, in cui ha vissuto il suo periodo migliore in ottica carriera, nonché del Napoli. Si è ancora incerti sulla data, ma si dovrebbe giocare a giugno 2022.
L’asticella si abbassa, dopo la trasferta di Leicester con un pareggio dal sapore di vittoria, ma attenzione a non sottovalutare la squadra moscovita. Un punto a favore del Napoli è però senza dubbio la lunga trasferta in aereo affrontata poche ore fa dai russi, che toglierà parecchie energie.
Spalletti non vuole per niente sottovalutare l’impegno e l’Europa League, ma non rinuncia a far rifiatare due elementi importanti, Mario Rui e Fabiàn Ruiz.
Lo Spartak Mosca arriva con parecchie tegole, tra cui Zobnin, grande centrocampista sul quale Rui Vitoria non potrà contare. La formazione che dovremmo vedere in campo domani è un 3-4-3 con Maksimenko in porta, sostenuto dai tre centrali Caufriez, Gigot e Dzhikiya. Si vede una vecchia conoscenza del calcio italiano, Moses, che farà da esterno insieme al talentuoso Ayrton Lucas. Chiavi del centrocampo affidate a Umyarov e Litvinov, che dovranno mostrarsi all’altezza di Zobnin, leader indiscusso della formazione russa. In attacco Bakaev, Ponce e l’estro di Quincy Promes, gioiellino scuola Ajax considerato una delle migliori stelle nascenti del calcio mondiale.
Serve una grande partita e servono i tre punti, dopo i due punti lasciati sul campo del Leicester, impegnato allo stesso orario contro il Legia Varsavia. Rispondere presente. Fare la voce grossa anche in Europa. Questo è l’incipit.
Giuseppe Garofalo