Danza sul filo tra la vittoria al primo turno e il ballottaggio Peppe Aiello. Uno scrutinio thriller che si è protratto fino a tarda notte e che vede il candidato sindaco del centrodestra danzare tra il 49 e il 52%. Aiello punta a vincere al primo turno, ma in tarda serata l’ipotesi ballottaggio (con Maurizio Cinque, candidato sindaco di civiche di centrosinistra e Movimento 5 Stelle) sembra prendere sempre più corpo. Questo grazie anche a un recupero di Cinque, che si attesta tra il 37 e il 38%, nelle frazioni periferiche di Moiano e delle zone alte di Vico Equense. Uno scrutinio molto a rilento, quello che per l’intera giornata ha appassionato l’intera città costiera. Occhi puntati su Aiello e Gargiulo.
Il primo rappresenta la continuità amministrativa e subentra al sindaco uscente Andrea Buonocore, il quale ha deciso di fare un passo di lato, candidandosi però al Consiglio comunale. A sostenere la corsa elettorale di Aiello sono state cinque liste: oltre a Fratelli d’Italia e Udc, si sono schierati con Aiello altre tre liste civiche. Ma tra i principali sponsor politici del leader del centrodestra c’era Gennaro Cinque, ex sindaco e attualmente consigliere regionale vicano eletto l’anno scorso tra le fila dell’Udc.
“La nostra è una coalizione formata da movimenti, forze politiche e tanti cittadini che intendono realizzare un programma di innovazione – afferma Aiello – che riesca a mettere al centro dell’agenda politica il rilancio di Vico Equense. Ci attende la smart-city, la città intelligente del futuro – continua – la Vico turistica ed eco-sostenibile, una maggiore vivibilità, una qualità della vita più alta e un tessuto commerciale produttivo che possa rispondere a una domanda crescente. Vogliamo una città che sappia conciliare i tempi di vita e di lavoro, con una speciale attenzione alle donne, ai giovani, agli anziani, ai diversamente abili.” Non ha sortito l’effetto spinta invece, per Maurizio Cinque (candidato sindaco di centrosinistra e Movimento 5 Stelle) l’arrivo dei big pentastellati nella città vicana. Appena la scorsa settimana, infatti, a Vico Equense sono giunti l’ex premier Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Mentre anche il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, aveva sponsorizzato la candidatura a sindaco proprio di Cinque, che già cinque anni fa fu sconfitto al ballottaggi soltanto per 31 voti. Subito fuori dai giochi, come era stato tuttavia pronosticato alla vigilia delle elezioni, gli altri due candidati: si tratta di Giuseppe Ferraro (avvocato, sostenuto dalle civiche “Vico Viva” e “Vico Equense Domani”) e Giovanni Ponti (docente all’università di Modena, sostenuto da tre liste civiche). I due candidati sono andati ancora al di sotto delle previsioni: Ferraro si attesta intorno al 7%, mentre Ponti (quando lo scrutinio non era ancora ultimato) oscillava tra il 2 e il 3%.