Sono le 12.10 quando Gaetano Manfredi viene proclamato sindaco della città partenopea dalla Presidente del Tribunale Elisabetta Garzo, nella Sala Argentario del Palazzo di Giustizia. Un’elezione conclusasi al primo turno, senza bisogno di ricorrere al ballottaggio.
Emozionato il professore napoletano, ex rettore della Federico II ed ex ministro dell’Università durante il primo governo Conte, accompagnato dalla moglie Concetta Del Piano, ha indossato la fascia tricolore e ha assunto in pieno il mandato come primo cittadino della città di Napoli. Tanti gli auguri ricevuti per un proficuo lavoro a partire dalla stessa Presidente Garzo, cui si sono aggiunti quelli degli altri presenti alla proclamazione, il presidente della Corte di Appello, Giuseppe de Carolis, il Pg Luigi Riello e il procuratore aggiunto di Napoli, Vincenzo Piscitelli che ha riportato anche quelli del procuratore capo Gianni Melillo.
Troppo presto per le altre nomine, ha fatto sapere Manfredi, che ha poi assicurato che la giunta verrà formalizzata entro breve, dopo il bilancio comunale. “Bisognerà attendere l’insediamento del consiglio comunale – ha spiegato – anche perché non è stato approvato il bilancio consolidato, quindi non potrò fare nomine subito e questo ci creerà dei problemi”.
Per quanto riguarda la possibile per quanto “già calda e criticata” nomina di assessore per Caterina Miraglia, già assessore di centrodestra con Caldoro e candidata alle politiche Fi, madre di Stanislao Lanzotti, consigliere uscente di Fi, patron della lista Azzurri, ma indagato per voto di scambio, Manfredi getta acqua sul fuoco e chiarisce “sono solo nomi giornalistici ad oggi”.
Il neo sindaco ribadisce anche la sua posizione a riguardo di possibili infiltrazioni fasciste. A proposito dell’elezione nella municipalità San Giovanni, di Vincenzo Sollazzo, che non disdegna simboli fascisti, il primo cittadino ha precisato: “Non lo conosco. Ma se è così, è fuori dalla nostra maggioranza. Fuori dalla nostra squadra, al Comune come alla Municipalità, qualunque nostalgia o evocazione di questo genere. La nostra è una forza di governo antifascista. Se si è infiltrato un fascista non può stare con noi”.
Inizia così l’avventura che vedrà Manfredi, alla guida della città napoletana per il prossimo quinquennio.
“Sono consapevole dell’onere, ma anche convinto che la città senta la necessità di una grande ripartenza”, ha dichiarato il neo eletto sindaco di Napoli. “Il mio pensiero va a tutta la comunità dei cittadini napoletani – ha aggiunto – che sapranno dare il loro contributo a questa nuova ripartenza, e soprattutto ai più fragili e a chi soffre, per mancanza di lavoro e futuro”.
Al suo fianco resteranno di certo l’ingegnere Edoardo Cosenza e il prefetto Antonio De Iesu.
Manfredi, infine, si dice fiducioso che un lavoro sinergico sarà “in grado di dare alla città la dimensione che le spetta per la sua storia e il suo ruolo nel Paese”.
Bianca Di Massa