Napoli che risponde presente anche quando lo spirito guida Spalletti è invece assente. Vittoria in scioltezza per il Napoli, visto da Spalletti dall’alto della tribuna, sostituito dal suo braccio destro Marco Domenichini.

Spalletti funge da angelo custode per un ottimo Napoli, che diverte con il suo prolungato possesso palla contro una tenace difesa del Bologna, che però si è arresa ai 3 gol del Napoli. I numeri dimostrano infatti il dominio territoriale del Napoli, che ha fatto girare la palla (e la testa al Bologna) per il 67% della partita.



E’ un Napoli che ricorda il mancinismo, che ha portato ad una gloriosa vittoria: tutti avanti, gioco con una grande propensione offensiva e con i soliti 10 minuti per carburare. Il Napoli scalda i motori durante i primi giri di lancette, per poi pungere dopo 18 minuti, al tramonto del periodo di “rifornimento”.

L’autore dello splendido gol valevole il vantaggio è Fabiàn Ruiz, che ancora una volta fa esplodere il suo sinistro con un gol fantastico. La pennellata da fuori area è un capolavoro balistico per precisione. E lo spagnolo si sblocca in casa.

Da allora il Napoli comincia a giocare tranquillo, non che prima non lo fosse, ma comincia anche a divertirsi, ad andare in armonia, pur dovendo lottare contro un massiccio muro bolognese eretto negli ultimi 25-30 metri. Il possesso palla diverte, gli spazi pian piano si creano, ed ecco che da un varco si apre l’occasione che fa scaturire il 2-0.




E’ un calcio di rigore a muovere il tabellino: doppio fallo di Medel che prima con una sbracciata stende Osimhen, per poi completare il “servizio” controllando la palla servendosi della mano. Stavolta Insigne è freddo dal dischetto: dopo due errori trova un rigore preciso, sul quale Skorupski non può nulla, nonostante l’intuizione dell’angolo giusto.

Dopo il gol del raddoppio, il catenaccio del Bologna va sempre di più sgretolandosi, permettendo al Napoli di creare occasioni in crescendo. Osimhen continua a sgasare e all’ora di gioco circa conquista anche un secondo calcio di rigore: anche questo viene trasformato con freddezza da Insigne.



E’ questo il colpo di grazia, la goccia che ha fatto traboccare il vaso: se dopo il 2-0 la difesa del Bologna era traballante, al momento del 3-0 i rossoblu (vestiti in giallo) hanno un atteggiamento arrendevole, e di conseguenza il Napoli fa divertire gli spettatori, con Anguissa che sfiora il primo gol in azzurro facendo tremare l’incrocio dei pali. Ovviamente un paio di occasioni capitano ad Osimhen, ma non sui suoi piedi, stavolta sulla sua testa. Spalletti suggerisce a Domenichini di inserire nella mischia anche Ghoulam: sembra uno scherzo del Fato, ma con il Bologna la stagione scorsa il crociato dell’algerino ha fatto crack per la terza volta, con il Bologna Ghoulam torna in campo.

L’arbitro non concede neanche il recupero, davanti a un Napoli che ha solo intenzione di risparmiare fiato per la trasferta di Salerno: e attenzione a non sottovalutare l’impegno, perché ci si aspetta una Salernitana con la bava alla bocca. Ma intanto ci si gode la nona vittoria su 10, e un primo posto condiviso con il Milan.

Giuseppe Garofalo








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