Derby campano nel segno di Diego: oggi Salernitana-Napoli

Non sarà una passeggiata a Salerno. Derby insidioso nel ricordo di Maradona: ieri il fuoriclasse argentino avrebbe spento 61 candeline

E il derby arriva. Per l’undicesima giornata di campionato, il Napoli affronta la Salernitana all’Arechi in quello che si prospetta un sanguinoso derby, per niente facile per gli azzurri, anche se i granata sono ultimi.



Ci si aspetta una gara piena di tifo, specialmente per il Cavalluccio Marino, fattore che può radicalmente influenzare la partita. Senza poi dimenticare che la Salernitana aspetta questa gara da anni e anni.

E’ già febbre da vigilia per entrambe le tifoserie, con quella azzurra che si raccoglie attorno al proprio campione, il più grande di tutti i tempi, Diego Armando Maradona, che ieri avrebbe festeggiato il suo 61° compleanno, il primo dopo la prematura scomparsa.

Dunque per Spalletti partita tutt’altro che semplice, contro una Salernitana che, come già detto, darà il tutto per tutto, forte dell’appoggio dei tifosi. Anche i giocatori granata ci credono, Colantuono vuole giocarsela: insomma, oggi il Napoli non va a Salerno a passeggiare.




Le formazioni per il derby, tra decisioni tecniche e infortuni

Spalletti capisce l’importanza e la delicatezza del match, e infatti inserisce tutti i titolari, concedendo ancora la difesa della porta ad Ospina e schierando Rrahmani al fianco di Koulibaly. Rispetto alla gara con il Bologna, cambiano solo due interpreti: Lozano ed Elmas, sostituiti dai titolari Zielinski e Politano.

In attacco dopo la notizia del lieve infortunio di Osimhen, Mertens (in attesa di un baby “Ciro”) indosserà la maglia da titolare finora appartenuta al nigeriano.

Terza gara in granata di Colantuono, che sceglie un 4-3-1-2 o anche 4-3-3 abbastanza difensivo: Belec fra i pali, linea a 4 composta dai terzini Zortea e Ranieri e dai centrali Gyomber e Strandberg. Centrocampo a tre con Obi, Kastanos e Di Tacchio. I tre intercambiabili davanti sono però 3 pezzi forti: Djuric, Ribery e Bonazzoli.

Da ieri sera il Napoli è a cava de’ Tirreni da dove si muoverà verso Salerno. Non si direbbe, ma questa per il Napoli è una delle partite che nasconde più insidie: con Maradona che festeggia da lassù, come angelo custode, bisogna fargli un regalo posticipato: la vittoria.

Giuseppe Garofalo



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