Tra poche ore scatterò l’allerta meteo Arancione per gran parte del territorio campano. Sono previste sull’intero territorio precipitazioni sparse anche a carattere di rovescio, raffiche di vento e temporali che potrebbero determinare un rischio idrogeologico, quindi frane, voragini, allagamenti, inondazioni, caduta massi.
Responsabilità dei sindaci adottare tutte le misure di prevenzione possibili. E proprio in base a questo, molti sindaci hanno deciso di chiudere scuole, cimiteri e parchi cittadini.
L’Amministrazione comunale di Napoli ha disposto, con un’ordinanza, la chiusura per domani 3 novembre solo dei cimiteri cittadini e dei parchi cittadini. Restano invece aperte le scuole nel capoluogo campano.
Le zone più coinvolte dall’allerta sono Piana campana, Napoli, le isole e l’area vesuviana, l’Alto Volturno e il Matese, la Penisola sorrentino-amalfitana, Monti di Sarno e Picentini, Tusciano e Alto Sele.
Scuole di ogni ordine e grado chiuse a Giugliano in Campania, città a nord di Napoli, comune non capoluogo di provincia più popoloso d’Italia con 120mila abitanti. Il sindaco Nicola Pirozzi ha firmato l’ordinanza e quindi tutti gli studenti resteranno a casa.
Stessa decisione presa per la giornata di domani anche dai sindaci di Pozzuoli, Monte di Procida, Marano e Mugnano. Scuole chiuse anche in tutti i 6 comuni dell’isola d’Ischia.
Sulla fascia costiera, scuole chiuse a San Giorgio a Cremano, Portici, Ercolano, Torre del Greco e Torre Annunziata. E ancora si sono orientati sulla chiusura e non solo delle scuole anche alcuni comuni del Vesuviano come Trecase, Boscotrecase, Ottaviano, Terzigno, Striano, San Giuseppe Vesuviano, Poggiomarino e San Gennaro Vesuviano.
“Domani a Somma Vesuviana tutte le scuole resteranno chiuse a causa dell’allerta meteo diramata dalla Protezione Civile”. Lo ha annunciato Salvatore Di Sarno, Sindaco della cittadina arrampicata sul Monte Somma.
Anche i Penisola sorrentina stesse decisioni per i comuni di Meta, Piano di Sorrento e Massa Lubrense, territori per i quali temporali e rovesci di forte intensità potrebbero determinare un rischio idrogeologico diffuso.