Un Napoli schiacciante che butta il primo tempo nel cestino per poi indirizzare il secondo, aprendo quella difesa del Legia Varsavia che proprio non concedeva neanche un varco al Napoli, realizzando un poker che posiziona gli azzurri al momentaneo primo posto.

Partita chiusa che però conferma la tenacia di questa squadra, che non muore mai e dimostra sempre una grande forza volontà, un fattore che quest’anno sta contraddistinguendo gli azzurri.

Dopo 10 minuti il percorso dei partenopei si è subito rivelato spinoso, con il Legia Varsavia che insacca con un’azione fatta quasi solo alla PlayStation, da ribadire però un fuorigioco di Mladenovic e quindi gol da annullare.

Ed è da lì che Golebiewski manda tutti i suoi indietro, racchiusi nella propria metà campo, facendo patire al Napoli le pene dell’inferno, fra errori, palle non andate a buon fine e appunto la sofferenza nel cercare varchi che alla fine si vanno a creare pochissime volte. Prima mezz’ora quindi nerissima per il Napoli.

Pian piano però i ragazzi di Spalletti creano sempre più occasioni, sciupandole tutte, come ad esempio il clamoroso errore di Elmas a tu per tu con Miszta. Si sente l’assenza di Osimhen, ed è proprio lì che qualcosa non funziona: con un Zielinski in palla che fa girare tutta la squadra, Petagna non tocca quasi mai la palla, vanificando tutto il grande lavoro del polacco, che per la prima volta gioca in patria da avversario.


Nel secondo tempo il Legia sembra stanco, ha perso parecchie energie nel bloccare il perpetuo palleggio del Napoli. E inevitabilmente gli azzurri ne approfittano, procurandosi un calcio di rigore, perfettamente trasformato da Zielinski, che corona così una grande serata. E ora si ragiona: il Napoli gioca e questi benedetti spazi li trova con poche difficoltà.

L’impressione è che il raddoppio arriverà, e così è stato: c’è da aspettare un po’, causa una riorganizzazione dei polacchi, ma a circa una ventina di minuti dalla fine Politano viene steso in area di rigore: secondo penalty. Stavolta tira Mertens, entrato per sostituire Zielinski, e con il cucchiaio spiazza Miszta e completa la rimonta, inaugurando così una giostra che durerà fino alla fine dove il Napoli si diverte a creare occasioni, segnando anche un altro paio di gol.

Al 78’ c’è spazio anche per un ispirato Lozano, che conclude al meglio una bellissima azione composta da pochi ma efficaci tocchi. Sospetto fuorigioco sul generoso assist di Petagna, il VAR convalida giustamente il gol.

Al 90’ Ounas cala il poker: dopo un mese e mezzo torna in campo e subito mette la palla in rete, con una giocata illuminante: rimpallo fortunato, sombrero e tiro al volo. Gesto tecnico per pochi, valevole il poker. Si divora il gol anche Rrahmani, ma poco importa, perché ora Spalletti si siede sulla poltrona e guarda Leicester-Spartak Mosca, sperando in un pareggio.

Giuseppe Garofalo



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