Un Napoli schiacciante che butta il primo tempo nel cestino per poi indirizzare il secondo, aprendo quella difesa del Legia Varsavia che proprio non concedeva neanche un varco al Napoli, realizzando un poker che posiziona gli azzurri al momentaneo primo posto.
Partita chiusa che però conferma la tenacia di questa squadra, che non muore mai e dimostra sempre una grande forza volontà, un fattore che quest’anno sta contraddistinguendo gli azzurri.
Ed è da lì che Golebiewski manda tutti i suoi indietro, racchiusi nella propria metà campo, facendo patire al Napoli le pene dell’inferno, fra errori, palle non andate a buon fine e appunto la sofferenza nel cercare varchi che alla fine si vanno a creare pochissime volte. Prima mezz’ora quindi nerissima per il Napoli.
Pian piano però i ragazzi di Spalletti creano sempre più occasioni, sciupandole tutte, come ad esempio il clamoroso errore di Elmas a tu per tu con Miszta. Si sente l’assenza di Osimhen, ed è proprio lì che qualcosa non funziona: con un Zielinski in palla che fa girare tutta la squadra, Petagna non tocca quasi mai la palla, vanificando tutto il grande lavoro del polacco, che per la prima volta gioca in patria da avversario.
L’impressione è che il raddoppio arriverà, e così è stato: c’è da aspettare un po’, causa una riorganizzazione dei polacchi, ma a circa una ventina di minuti dalla fine Politano viene steso in area di rigore: secondo penalty. Stavolta tira Mertens, entrato per sostituire Zielinski, e con il cucchiaio spiazza Miszta e completa la rimonta, inaugurando così una giostra che durerà fino alla fine dove il Napoli si diverte a creare occasioni, segnando anche un altro paio di gol.
Giuseppe Garofalo