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Al 6,18% il tasso di positività. Ecco i numeri reali del Covid in Campania

Scende in Campania il tasso di positività. Nelle ultime 24 ore sono stati 830 i casi positivi al Covid su 27.580 test esaminati, tra tamponi molecolari e test antigenici rapidi.

In questo nostro report e in tutti quelli che produrremo nei prossimi giorni abbiamo però deciso di analizzare solo i dati dei tamponi molecolari, metodo utilizzato anche dalla Regione Campania fino ai primi giorni fi agosto quando poi la decisione fu di uniformarsi all’andazzo nazionale e diluire i dati percentuali sommando ai molecolari anche i test antigenici rapidi che non riportano i positivi riscontrati.



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Di conseguenza con questo metodo prenderemo in considerazione i soli 13.414 tamponi molecolari processati che hanno, appunto, prodotto gli 830 nuovi contagi registrati oggi.

Il tasso di positività che ieri, stando ai nostri calcoli sui soli molecolari, era al 7,46%, oggi cala e si attesta al 6,18%.

Non intendiamo assolutamente fare allarmismo, ma solo provare a dare una lettura chiara e corretta della situazione del contagio da coronavirus in Campania.




Sono stati 14.166 i test antigenici effettuati nella giornata di ieri, e comunque senza riportare positivi.

Ancora 6 i morti, cinque nelle ultime 48 ore ed uno deceduto in precedenza ma registrato ieri. Sale così a  8.129 il totale delle vittime dal marzo 2020. Sono state dichiarate guarite 398 persone, per un totale di 455.441.

I casi attualmente positivi, cioé detratti i guariti e i deceduti, sono 12.118 (+426), mentre sono 11.815 (+430) le persone che si trovano in isolamento domiciliare.

Negli ospedali regionali sono 18 i posti letto occupati in terapia intensiva, 1 in più rispetto al giorno precedente (sull’intera rete ospedaliera sono disponibili e/o attivabili 638 posti letto su 656). In calo la presenza dei degenti nei reparti ospedalieri dedicati al Covid: sono 285, 5 in meno rispetto al giorno precedente (la riserva è di 2.875 posti letto sui 3.160 disponibili tra strutture pubbliche e private convenzionate).

Mentre l’autorità sanitaria conferma che dopo 6 mesi si riduce la percentuale di copertura vaccinale, si punta sulla terza dose per contenere il virus, oggi prevalente tra le fasce non immunizzate, in particolare i bambini sotto i 12 anni e gli over 50. Proprio per questo si attendono due scadenze. La terza dose estesa agli over 40 dal primo dicembre e l’avvio delle somministrazioni tra i 5 e gli 11 anni, una volta ottenuto il via libera europeo entro Natale.



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