I Jogos Escolares Brasileiros (JEB 2021) che si sono conclusi pochi giorni fa, si sono tenuti a Rio de Janeiro con la partecipazione di tanti studenti/atleti provenienti dagli Stati brasiliani.
I numeri hanno rafforzato il successo dei Giochi scolastici brasiliani, il mega-evento scolastico ha riunito 5.114 studenti tra i 12 ei 14 anni, provenienti da 27 unità della Federazione.
La competizione, rientrata nel calendario nazionale dopo 17 anni, ha contato 2.563 studentesse e 2.551 studenti maschi. In totale, i JEB hanno avuto 7.862 partecipanti diretti.
Il numero comprende però anche 397 arbitri, 47 delegati di tribunale e 435 coordinatori, supervisori e assistenti.
L’evento ha richiesto anche 1.138 insegnanti tecnici, 200 coordinatori sportivi, 108 ufficiali, 27 capi delegazione e 27 capi coordinatori, oltre a 315 volontari provenienti da 19 stati.
Le strutture utilizzate sono state quelle dei Giochi Olimpici e Paralimpici del 2016.
L’apertura ufficiale dei Giochi, con una sfilata di delegazioni, si è tenuta sabato 30 ottobre.
Le squadre di ginnastica ritmica hanno iniziato la competizione però già giovedì 28.
Gli atleti della ritmica, provenienti dai 16 stati, hanno gareggiato nell’Arena Carioca 1, nel Parque Olímpico da Barra, dove si sono esibiti con archi e mazze individuali.
Il 29 è stato il giorno del debutto della ginnastica artistica.
Oltre alla ginnastica ritmica e artistica, la competizione ha riunito altre 15 discipline: atletica leggera, basket, futsal, pallamano, judo, pallavolo, beach volley, nuoto, ping pong, scacchi, karate, lotta, badminton, ciclismo e taekwondo.
Inoltre, come modalità dimostrative, ci sono state gare di pattinaggio, arrampicata, ballo, curling e pallanuoto.
Ai partecipanti era prevista l’assegnazione di più di 2.200 medaglie.
L’evento ha offerto agli studenti/atleti il vivere pienamente i valori sportivi, lo scambio culturale, oltreché la possibilità di diventare atleti professionisti.
Per quanto riguarda invece l’edizione successiva, quella del 2022, si parla già della classifica dei South American School Games, che si terranno sempre in Brasile.
Poi nell’anno 2023 il paese ospiterà i World School Games U-15.
Le sedi utilizzate per i JEB sono: la struttura del Parque Olímpico da Barra, sede principale delle competizioni per i Giochi di Rio 2016. L’Arenas Cariocas 1 e 2, il Velodromo e l’Olympic Tennis Center, che sono gestiti dal governo federale.
Sempre nell’Olympic Park, i JEB vengono organizzati all’Arena Carioca 3, al Maria Lenk Aquatic Complex e all’interno di installazioni temporanee nelle aree comuni del parco.
Le gare di atletica leggera sono al Cefan, istituzione della Marina brasiliana riformata per i Giochi di Rio 2016, quelle di basket si tengono presso l’Arena della Gioventù, presso il Complesso Olimpico Deodoro, già utilizzato nei Giochi di Rio 2016 (ed attualmente sotto la gestione del brasiliano Esercito).
A causa di un decreto emanato dal Comune di Rio de Janeiro, la competizione può avere un pubblico fino al 50% della capienza.
Gli spettatori ed i visitatori devono essersi sottoposti ad un programma di vaccinazione completo.
I JEB sono organizzati dalla Confederazione Brasiliana dello Sport Scolastico (CBDE), in collaborazione con il Segretariato Speciale per lo Sport del Ministero della Cittadinanza.
Il governo federale, condotto dal presidente Jair Bolsonaro, ha trasferito 17,9 milioni di Real brasiliani per l’evento.
Le risorse saranno utilizzate per il trasporto, l’alloggio ed i pasti per tutte le delegazioni, oltre all’acquisizione di materiale sportivo, assunzione di arbitri, delegati e responsabili dell’area medica e delle misure sanitarie.
Ha affermato il segretario nazionale Sport, Istruzione, Tempo libero e Inclusione sociale del Ministero della Cittadinanza, Fabiola Molina: “Lo sport è molto importante nella vita dei bambini in questa fase scolastica perché, oltre allo sviluppo fisico e motorio che ha il bambino, tutti i benefici che ha il corpo del bambino, gli stimoli ormonali, abbiamo un grandissimo impatto emotivo e apprendimento di valori che è unico attraverso lo sport”.
Andrea Ippolito