Rublev-Ruud

Lo “spareggio” per le semifinali va a Ruud: la spunta il norvegese contro Rublev, in una gara combattutissima in cui il russo ci ha provato ma ha dovuto arrendersi ad un Ruud davvero in forma che ha imposto la sua supremazia sul cemento indoor del PalaAlpiTour. Il russo era partito alla grande, vincendo il primo set per 6-2, ma poi a Ruud si è accesa nuovamente la lampadina, che gli fa rimontare dopo aver perso il primo set, come successo anche contro Norrie.

Il secondo set è divertente e più che combattuto, e alla fine va a Ruud che vince 7-5 strappando a Rublev nel finale del set il break decisivo. E’ un ottimo Rublev, che non si spegne certamente nel secondo set e prova a giocarsi il terzo: c’è tanto equilibrio, i due esprimono entrambi un ottimo tennis, ma nel tiebreak per la semifinale vince Ruud 7-5. Uno spareggio pazzesco che consegna a Ruud una semifinale inaspettata: da sfavorito del girone, è una continua rimonta e chissà se oggi alle 14:00 non proverà a dare fastidio a Medvedev.


Djokovic-Norrie

Turbo Djokovic, per la settima volta finisce la stagione da numero 1 e supera SamprasIn parole povere Djokovic disintegra il malcapitato Norrie con un 6-2 6-1. Come al solito perfetto Nole, che non lascia nulla al britannico, se non 3 insignificanti game, e, inutile dirlo, nessun break (basti pensare che in tutta la gara Norrie ha avuto una sola palla break, anche salvata dal serbo), a differenza di Djokovic, che ne porta a casa ben 5.

Per questa gara possiamo anche evitare di dilungarci troppo in chiacchiere, superiore Djokovic sul campione di Indian Wells, parliamo piuttosto della grande semifinale che stasera attende il sette volte numero 1 al mondo: sarà una gara pazzesca, contro un duro avversario come Zverev. Parte favorito Djokovic, ma attenzione al tedesco che nello scambio ha dimostrato di poter facilmente avere controllo e che può ambire alla finale. Piccola parentesi che non ha nulla a che fare con le Finals: Berrettini ieri ha dovuto dare un secondo annuncio doloroso: salterà la Coppa Davis. E quindi per l’Italia grossa tegola.

Giuseppe Garofalo



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