Ecco i dati reali in Campania: tasso di positività al 6,54% con i soli molecolari

Noi continuiamo a calcolare i positivi dai soli tamponi molecolari e la percentuale dei nuovi positivi quotidiani risulta sempre raddoppiata rispetto a quella della Regione. Solo la Campania non aggiorna mai i dati dei positivi dai test rapidi come fanno le altre Regioni

Il bollettino della giornata di ieri 20 novembre ha evidenziato ancora 983 nuovi positivi riscontrati nelle 24 ore precedenti a fronte di 30.170 test che sarebbero stati processati. Negli ultimi dieci giorni sono stati accertati 8.509 nuovi contagi.

In questo nostro report e in tutti quelli che produrremo nei prossimi giorni abbiamo però deciso di analizzare solo i dati dei tamponi molecolari, metodo utilizzato anche dalla Regione Campania fino ai primi giorni di agosto quando poi la decisione fu di uniformarsi all’andazzo nazionale e diluire i dati percentuali sommando ai molecolari anche i test antigenici rapidi che, numeri alla mano, non segnalano alcun positivo ormai da oltre sei mesi, ma solo in Campania.

Del resto mettendo a confronto, giorno dopo giorno, i vari tabulati rilasciati dal Ministero della Salute si evidenzia che mentre per le altre Regioni, ogni giorno, vengono riportati anche i positivi rilevati da test antigenici rapidi, per la Campania i test rapidi servono solo a diluire la percentuale di contagio dato che, da fine aprile scorso, il totale dei positivi da antigenici e sempre 11.588.





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I tamponi molecolari oggi sono stati 15.013 e proprio da questi sono stati evidenziati i quasi mille positivi di oggi.

A questi tamponi, come è ormai prassi, sono stati sommati 15.157 test antigenici, che, come dicevamo, non danno mai positivi da ormai sette mesi.

Come è possibile verificare nella tabella qui sopra riportata, per le altre regioni anche il numero dei “casi identificati da test antigenico rapido” viene aggiornato e inevitabilmente è sempre in aumento.

Il tasso di positività che ieri, stando ai nostri calcoli sui soli molecolari, era al 6,44%, oggi risale minimamente e arriva a 6,54%, molto superiore, il  doppio rispetto a quanto  risulta con i dati diluiti presenti sulla comunicazione dell’Unità di Crisi, che parla di 3,25%

Non intendiamo assolutamente fare allarmismo, ma solo provare a dare una lettura chiara e corretta della situazione del contagio da coronavirus in Campania.




A nostro modo di vedere, il dato regionale tende a diluire la percentuale per evitare il rischio chiusure e limitazioni, stessa cosa, in effetti, accade in tutta Italia, ma il dato attendibile forse è proprio questo che stiamo elaborando nei nostri report. Una modalità, quella che abbiamo utilizzato, adottata anche dalla Regione fino alla prima settimana di agosto, poi quella che noi chiamiamo la “svolta della felicità“, dati diluiti e tutti contenti.

Sono stati 3 i decessi, relativamente alla giornata di ieri. Sale così a 8.163 il totale delle vittime dal marzo 2020. Sono state invece dichiarate guarite 455 persone, per un totale di 459.263 da inizio Covid.

Negli ospedali regionali sono 26 i posti letto occupati in terapia intensiva, 2 in più rispetto al giorno precedente e con 7 ingressi in giornata. Sull’intera rete ospedaliera sono disponibili in rianimazione 630 posti letto su 656.

I degenti nei reparti ospedalieri dedicati al Covid sono 293, 5 in meno rispetto al giorno precedente. La riserva è di 2.867 posti letto sui 3.160 disponibili tra strutture pubbliche e private convenzionate.



I casi di persone attualmente positive sono 14.113 (+525), mentre 13.794 (+528) si trovano in isolamento domiciliare.

La Campania resta bianca, perchè le occupazioni dei posti in area medica e in terapia intensiva sono sotto la soglia ritenuta critica (i posti letto occupati sono l’8,6% in area medica e il 3,8% in terapia intensiva, tra il 10 e il 16 novembre), l’incremento dei casi in tutte le regioni porta il Governo ad elaborare nuove regole con l’ingresso delle regioni nelle fasce gialle e arancioni.

Intanto dal Governo centrale si prepara una stretta per i non vaccinati.



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